Sorpresa: nella guerra contro i francesi di Vivendi sulla governance di Tim, gli americani di Elliott fanno asse con i tedeschi.
Con una partecipazione dell'1% sul capitale ordinario, il gestore di fondi tedesco Shareholder Value Management ha l'intenzione«di supportare proattivamente l'azione» del fondo attivista di Paul Singer e «sta valutando attentamente l'opportunità di aumentare la propria partecipazione in Tim ad oltre il 2%», si legge in una nota diffusa ieri. L'investimento di Svm si fonda sulla convinzione che vi sia una «significativa discrepanza tra l'attuale prezzo di mercato delle azioni ed il valore intrinseco degli asset della società», viene aggiunto da Shareholder Value che punta il dito su «quello che può solo essere definito come lo sconto Vivendi che si è materializzato nel tempo ma che può essere facilmente e rapidamente rimosso attraverso la nomina di un cda pienamente indipendente che agisca nel migliore interesse di tutti gli azionisti». Il fondo tedesco può contare su un patrimonio di 3 miliardi di euro in attività di gestione/advisory e si è già fatto conoscere per la battaglia in atto su Retelit di cui detiene una quota frazionale ma partecipa al patto che raccoglie il 24,3% con i libici di Bousval e Axxion, in contrapposizione alla cordata Fiber 4.0 di cui fa parte il finanziere Raffaele Mincione (socio anche di Carige).
Con l'avvicinarsi dell'assemblea si alza, dunque, il velo sulle quote rilevanti. Venerdì è uscita allo scoperto il colosso Usa Jp Morgan che non ha diritti di voto ma ha dovuto dichiarare alla Consob la sua partecipazione indiretta pari al 5,932% e dettagliarla. Il pacchetto più consistente è quello che ha come controparte Elliott, un'opzione «call/put» con scadenza tra febbraio e giugno 2019 corrispondente al 4,267% del capitale. Un ultimo 1,056% corrisponde a un derivato equity swap con scadenza tra aprile 2018 e febbraio 2023.
Grazie anche all'assist di Svm, il fondo Elliott dovrebbe avvicinarsi al 35% dei consensi mentre Vivendi conta per ora sul suo 24% scarso, con l'obiettivo di rinviare l'assise per cercare alleati.
Alla scadenza per il deposito delle azioni valide ai fini dell'assemblea del 24 la sensazione è che si vada a un record ben oltre il 60% degli azionisti presenti.In attesa, comunque, dell'esito del ricorso di Tim e dell'azionista di controllo, giovedì si terrà l'assemblea del gruppo guidato da Vincent Bolloré a Parigi.
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