Tim Brasil cresce meno L'ad Abreu: «Strategica»

Cresce Tim Participacoes, la controllata brasiliana di Telecom. Certo la crescita non è più a due cifre, ma la contesa Tim Brasil può comunque contare ormai su 73 milioni di abbonati con buone prospettive di traffico, dato che il Paese sudamericano si prepara a ospitare i Mondiali di calcio quest'anno e le Olimpiadi nel 2016. Ieri l'ad di Tim Brasil, Ricardo Abreu, ha nuovamente ribadito che la società è strategica per Telecom e che non ci sono processi di vendita in corso. Una puntualizzazione che, ovviamente, non dirada i dubbi sul destino della società.
Quanto al 2013, Tim Brasil ha realizzato ricavi pari a 19,9 miliardi di reais (circa 6 miliardi di euro) in crescita del 6,2%, con un margine lordo (ebitda) di 5,2 miliardi di reais in rialzo del 4%, e un utile che ha raggiunto 1,5 miliardi di reais (circa 460 milioni di euro) in crescita del 4%.
«Ora siamo molto più preparati per lo sviluppo dei servizi dati - ha spiegato Abreu - le sfide sono lo sviluppo della base clienti, mirare alla leadership di mercato, anticipare la distribuzione e il lancio di soluzioni innovative e ampliare la qualità e la copertura infrastutturale». Tim Brasil è il secondo operatore del Paese, dietro a Vivo, controllato da Telefonica, con una quota di mercato del 27,1% (contro il 26,9% di un anno prima).
Quanto a Telecom, ieri debole in Borsa -0,93%, le attese sono legate alla diffusione dei risultati 2013 prevista per il 6 marzo prossimo.

Prima di quella data si svolgerà, il 27 febbraio, un cda dove dovrebbero essere presentate le modifiche alla governance, come chiesto da Marco Fossati, l'azionista che ha obbligato i soci forti di Telco e la stessa Telefonica a frenare sulla vendita della controllata sudamericana.

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