Tre strade aperte per la Pirelli del futuro

Tre strade aperte per la Pirelli del futuro

Sostiene Marco Tronchetti Provera che il Brasile «è il Paese del futuro». Lo ha detto proprio ieri da Rio de Janeiro, dove la Pirelli ha celebrato il Calendario 2013. E dove in queste ore ha l'occasione di sondare qualche investitore importante. Infatti, secondo fonti finanziarie e bancarie, il numero uno della Bicocca sta cercando all'estero, a partire dai grandi Paesi dove Pirelli produce, vende e ha già solide relazioni come Brasile, Russia, Cina, piuttosto che da quelli dove è molto conosciuta come i Paesi arabi, un possibile futuro grande socio. Il cui profilo temporale d'investimento sia un mix tra il finanziario e l'industriale. Un'operazione che permetterebbe all'attuale primo azionista della Pirelli di sostituire la famiglia Malacalza, oggi partner nelle holding sopra la Pirelli (30,9% in Gpi e 12,1% in Camfin), senza ricorrere all'aiuto dei due fondi di private equity, Investindustrial e Clessidra, che fino al 15 dicembre hanno però l'esclusiva per presentare un piano di riassetto del gruppo, con l'accorciamento della catena di controllo e l'inevitabile diluizione del presidente Bicocca. Il che non impedisce a Tronchetti, nel frattempo, di muoversi per trovare una soluzione alternativa nell'ottica ieri dichiarata dal presidente della Pirelli: «Per me la cosa importante è avere un futuro di crescita con un buon management e degli azionisti che supportino la crescita, più delle quote».
A questo punto, dopo la discesa in campo dei fondi e la disdetta dei patti in Gpi con i Malacalza, ma senza la concessione del diritto di recesso, i tempi sono abbastanza chiari: entro il 15, ma più ragionevolmente entro l'anno, si saprà se i Malacalza avranno accettato o meno di rimanere soci nell'ambito della proposta dei fondi di private equity. La scadenza del 15 è tassativa solo in caso di rifiuto dei genovesi. Mentre in caso di disponibilità, i tempi per mettere a fuoco il riassetto possono tranquillamente dilatarsi un po'. In ogni caso, tra Natale e Capodanno, si diraderà la nebbia verso uno dei tre seguenti scenari.
Numero uno: Tronchetti va avanti da solo. Con il sostegno bancario di Intesa e con quello di un nuovo partner, da lui individuato e da coinvolgere in un piano di messa in sicurezza della Pirelli, senza perderne le leve della governance e il controllo.
Numero due: scaduta l'esclusiva senza la disponibilità dei Malacalza, Tronchetti si prepara a condividere con Andrea Bonomi e Claudio Sposito il riassetto della catena delle holding, con un'operazione di mercato e il risultato finale di avere una Pirelli controllata direttamente dagli attuali soci, anche quelli delle holding. Le quote dipendono dai debiti e dalla loro valutazione, ma si può ipotizzare i due fondi al 14-15% e Tronchetti al 7-8%. Per quanto riguarda i Malacalza (a cui corrisponderebbe un 5-6%), essi affronterebbero questo scenario in atteggiamento ostile, con azioni legali e contenziosi che allungherebbero i tempi di realizzazione nell'ordine dei due anni.
Numero tre: i Malacalza accettano la mediazione di Bonomi e Clessidra e vendono ai fondi, oppure, di fatto, si trasformano in una sorta di terzo fondo, che avrà il 5-6% della Pirelli, rassegnandosi però a non conquistare il controllo del gruppo, operazione che resta comunque impraticabile.

In cambio si guadagnerebbero però il credito necessario, a livello di sistema, per diventare una risorsa affidabile per future operazioni. Profilo che al momento, a torto o a ragione, non è riconosciuto alla famiglia genovese. Sarebbe la stessa operazione di mercato del secondo scenario, ma senza litigi e realizzabile nel giro di un anno. Metà tempo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica