Tredici italiane nel Dow Jones Sustainability

Mercati finanziari
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La pubblicazione del Dow Jones Sustainability World Index ha visto ancora una volta protagoniste le società italiane del Ftse Mib. Hera si è confermata per il terzo anno consecutivo al primo posto nel settore Multi-Utility&Water per performance di sostenibilità in tutte e tre le dimensioni Environmental, Social e Governance (Esg). Terna è rientrata nell'indice per il 14simo anno consecutivo. Il riconoscimento, spiega una nota, «è frutto degli eccellenti risultati ottenuti nella valutazione annuale di S&P Global, che attraverso il Corporate Sustainability Assessment analizza le performance di sostenibilità delle imprese internazionali a maggiore capitalizzazione». Anche Poste si è confermata per il quarto anno consecutivo riportando un punteggio di 87/10 che la colloca al 1° posto tra le aziende italiane del settore assicurativo. In questo ambito rientra anche Generali che ha visto premiata la sua partecipazione alla «Net-Zero Asset Owner Alliance (Nzaoa)», un gruppo di investitori internazionali, nato su iniziativa delle Nazioni Unite, che si impegna a ridurre a zero entro il 2050 le emissioni nette di gas serra dei propri portafogli. Per il 12esimo anno consecutivo è rientrata nella classifica anche Intesa Sanpaolo, con un punteggio di 81/100 che la colloca ben al di sopra della media del settore (46). Enel, invece, ha raggiunto, la valutazione più alta di sempre (90/100), quasi tre volte la media del settore.

Ottima anche la performance di Leonardo per il 13simo anno consecutivo nell'indice. Complessivamente le società italiane nel Dow Jones Sustainability World Index sono 13 e tra queste figurano inoltre Pirelli, Prysmian, Tim, Moncler, Saipem e Italgas.

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