Trump chiama l'avvocato delle banche

Il neo presidente sceglie Jay Clayton per la guida della Sec

Trump chiama l'avvocato delle banche

Il presidente eletto Donald Trump ha scelto Jay Clayton, avvocato di Wall Street e partner dello studio Sullivan & Cromwell, come prossimo presidente della Securities and Exchange Commission, la Consob americana. Prenderà il posto di Mary Jo White, che aveva a sua volta un passato da legale dei colossi finanziari di Wall Street prima di approdare alla Sec.

Clayton «è un esperto di grande talento su molti aspetti delle leggi e della regolamentazione finanziaria. Garantirà che le nostre istituzioni finanziarie possano prosperare e creare posti di lavoro, rispettando allo stesso tempo le regole», ha detto Trump, sottolineando che «bisogna cambiare norme che hanno soffocato gli investimenti nelle aziende americane e ristabilire la supervisione dell'industria finanziaria in modo che non danneggi i lavoratori americani». Clayton è chiamato a giocare un ruolo importante nella creazione di posti di lavoro, favorendo una regolamentazione che incoraggi gli investimenti e avendo come priorità l'affidabilità e alla sicurezza finanziaria. Specializzato in fusioni, acquisizioni e collocamenti in Borsa, Clayton non ha mai rivestito prima incarichi nella pubblica amministrazione a differenza di Debra Wong Yang, l'ex procuratore generale della California che nelle settimane scorse era apparsa in pole position per la poltrona. Tra i suoi clienti più illustri le banche Goldman Sachs e Barclays e il colosso dell'e-commerce Alibaba, al quale Clayton fornì assistenza in occasione del suo sbarco sul listino Usa avvenuto nel 2014. Tra le operazioni che lo videro coinvolto all'indomani dell'esplosione della crisi dei mutui ci sono l'acquisizione delle attività di Lehman Brothers da parte di Barclays Capital e la cessione di Bear Sterns a Jp Morgan.

La nomina di Clayton, che dovrà essere approvata dal Senato, appare come un tassello del progetto di Trump di smantellare in parte il Dodd-Frank Act, ovvero la riforma del sistema bancario varata dall'amministrazione Obama per porre fine agli eccessi che avevano condotto alla crisi finanziaria e mai attuata appieno a causa dell'ostruzionismo di parte del Congresso e dell'intensa attività di lobbying di Wall Street. Se Trump da una parte ha promesso di ripristinare la «Volcker Rule» (ovvero la separazione delle attività di banca commerciale da quelle di banca d'affari) per combattere la speculazione, dall'altra intende attuare una deregulation del settore orientata in particolare alle banche di piccole e medie dimensioni.

Nel frattempo, la Fed ha espresso incertezza circa gli effetti dell'elezione di Trump come presidente Usa. Durante la riunione di metà dicembre della banca centrale americana che ha rialzato i tassi di 25 punti base, alcuni funzionari hanno sottolineato che una maggiore crescita economia e ulteriori aumenti del greggio potrebbero portare ad un rialzo dell'inflazione.

L'attenzione si è concentrata sull'impatto potenziale degli stimoli della politica di bilancio Usa che potrebbe indurre la Banca centrale statunitense ad accelerare il ritmo di aumento dei tassi di interesse per scongiurare un aumento dell'inflazione.

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