Tutti i rialzi finiscono in bolla: questa volta sarà diverso?

Il problema è che nessuno sa quando arriva la bolla

Le quotazioni di Facebook sul Nasdaq di New York
Le quotazioni di Facebook sul Nasdaq di New York

Si diceva che il 2000 era un rialzo diverso, che il 2006 era diversissimo ed ora siamo arrivati nella stessa situazione. Sarà per l’ennesima volta diverso oppure ci ritroviamo in bolla ? Il problema è che nessuno sa quando arriva la bolla…

Tutte le volte si dice che è diverso.

Lo dicevamo nel 2000 prima che la bolla di internet scoppiasse travolgendo i mercati azionari. Lo dicevamo nel 2006 prima che scoppiasse la bolla finanziaria.

Lo diciamo oggi nel 2020 dopo che la pandemia ha cambiato in pochi mesi la faccia del mondo. Sicuramente dobbiamo tenere conto che le valutazioni delle aziende USA sono giunte al punto di massimo storico e di seguito pubblico il grafico dei prezzi diviso gli utili operativi delle aziende che compongono l’SP500:

Grafico di Borsa

Quello che potrebbe succede ora sui mercati anzi quello che vorremmo che succedesse è che il rialzo baciasse non solo il Nasdaq ma anche i mercati azionari tradizionali e ci fosse quindi una rotazione tra il settore della tecnologia a quelli molto più prosaici come le costruzioni o i beni di consumo. Di seguito un grafico che esprime come la linea blu (industriali fratto indice generale SP500 un rapporto conosciuto come forza realtiva) abbia arrestato la sua crescita e quella rossa (forza relativa dei FAANG rispetto all’Sp500) sia in diminuzione. A dire il vero, aggiungiamo noi, la tendenza non è ancora cambiata perché le trendline non sono rotte con decisione ma questo è un dettaglio che solo chi segue operativamente la borsa può apprezzare anche se la conseguenza è abbastanza lampante per tutti: per l’analisi tecnica il rapporto di forza relativa dei tecnologici sugli industriali non ha ancora girato e tutto questo potrebbe essere un film che scompare tra poco.

Grafico di Borsa

Noi ovviamente non sappiamo se questa volta sarà diversa oppure no ma possiamo solo seguire quello che fa la smart money perché se anche la smart money si sbaglia ha talmente tanti soldi che alla fine finisce con l’avere inevitabilmente ragione.

Gli indici azionari europei e purtroppo quello italiano dormono il sonno dei giusti e vanno in orizzontale anzi con l’ultima settimana hanno fatto pericolose puntate al ribasso ma tanto il contesto è talmente apatico che non c’è per il momento da preoccuparsi… per il momento.

Gli indici di Wall Street hanno arrestato la loro corsa e il Nasdaq sta disegnando una conformazione rialzista accumulando volumi in acquisto. Non appena i prezzi scendono subito qualcuno interviene in acquisto come se il momento rialzista precedente non fosse ancora terminato.

Questo il quadro, chiaro o no non lo sappiamo.

Quindi se è vero che la tendenza in atto è possibile che perduri piuttosto che cambi possiamo dire che per il momento non vediamo l’incombere del cigno nero e ci potremmo anche aspettare un tranquillo tran tran al rialzo sul Nasdaq per una ulteriore gamba verso i massimi storici e sugli indici europei uno

spettacolare nulla di fatto.

Ma le elezioni presidenziali USA a novembre dicono che vedremo la volatilità arrivare … quindi godiamoci questo ottobre come il mese prima della tempesta, rialzista o ribassista ancora non sappiamo.

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