Il nome del nuovo presidente di Unicredit dovrebbe essere deciso oggi. A partire dalle nove di mattina le grandi Fondazioni azioniste (Crt, Cariverona e Carimonte) si incontreranno a Milano. Il summit sarà via via allargato a quelle più piccole (CrTrieste, Banco di Sicilia, Manodori e Cassamarca) e poi ai soci privati tra i quali le new entry Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del vecchio e Diego della Valle che in sede di aumento hanno acquisito quote prossime all1 per cento.
Anche ieri i contatti tra gli enti di origine bancaria sono proseguiti allo scopo di arrivare a una piena condivisione della nuova governance, soprattutto in termini di designazione dei consiglieri. Ma, in sostanza, lunico passo in avanti sarebbe stato evidenziato da una leggera prevalenza di Giuseppe Vita su Gian Maria Gros-Pietro come successore di Dieter Rampl. Il presidente di Allianz Italia, di Banca Leonardo e, soprattutto, del gruppo Axel Springer avrebbe raccolto, secondo quanto si apprende, un maggior gradimento.
Per quanto riguarda la composizione del board, si tratta di definire dettagli non di poco conto. Fondazione Crt (che riconfermerà Fabrizio Palenzona vicepresidente e Antonio Maria Marocco in cda), Cariverona e Carimonte dovrebbero avere ognuna due posti in consiglio. Considerato che il nuovo presidente sarà in quota Fondazioni gli altri enti dovrebbero accontentarsi di due sedie. Per gli altri dieci posti che saranno inseriti nel «listone» a 19 (in teoria lo statuto consente a chi ha almeno lo 0,5% di proporre uno schieramento di candidati) sono scontate le riconferme dellindipendente Lucrezia Reichlin e di Helga Jung (Allianz). E ovviamente dellad Federico Ghizzoni, artefice del rilancio della banca. Il fondo di Abu Dhabi Aabar con il 6,5% vorrebbe due posti, uno scranno è reclamato anche da Blackrock. Dovranno infine essere rappresentati i soci italiani (Della Valle è atteso a una nuova prova dopo le turbolenze in Rcs) e le minoranze tedesche. Fondamentale sarà la decisione sul numero di vicepresidenze. Una loro riduzione da quattro a due potrebbe non essere sufficiente per sistemare tutti i tasselli. Al comitato governance guidato da Vincenzo Calandra Buonaura oggi il compito di sciogliere anche la riserva.
Intanto, nella lettera ai soci, contenuta nel documento sulla «Politica retributiva di gruppo 2012», il presidente uscente, Dieter Rampl ha sottolineato che «lo scopo è quello di mantenere una posizione di leadership nellattuale scenario competitivo». Dal documento emergono anche i compensi dei manager per il 2011. A Rampl è andata una retribuzione di 1,8 milioni.
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