Unimpresa: "Dal Def emerge salita delle spese dello Stato nei prossimi 3 anni"

Dall’esame del Def approvato il 30 settembre dal Consiglio dei ministri, Unimpresa calcola che entro il 2022 ci sarà un aumento del 5% delle spese

Unimpresa: "Dal Def emerge salita delle spese dello Stato nei prossimi 3 anni"

Secondo un’analisi condotta dal Centro studi di Unimpresa in base all'esame della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza approvato il 30 settembre dal Consiglio dei ministri, tra il 2020 ed il 2022 ci sarà un incremento progressivo delle spese statali di circa 42 miliardi di euro. Un aumento rispetto al 2019 del 4,94%.

Le uscite sfonderanno, così, il muro dei 900 miliardi di euro. Il prossimo anno, il totale delle spese si attesterà a 882,5 miliardi mentre salirà a 899,4 miliardi nel 2021 e a 909,4 miliardi nel 2022.

Dai dati emerge che la spesa per le pensioni salirà di 28 miliardi (+10%) e di oltre 5 miliardi (+7%) quella per le prestazioni sociali, di 4 miliardi (+2%) quella per gli stipendi dei dipendenti pubblici, di quasi 6 miliardi (+4%) l'esborso per forniture e servizi.

Al contempo, però, ci sono due buone notizie, sempre che le previsioni vengano rispettate. Le uscite per gli interessi sul debito caleranno creando un tesoretto di 5,1 miliardi (-8%) e la sanità subirà un aumento di oltre 5 miliardi (+4%).

Dai dati diffusi dal Centro studi di Unimpresa emerge che saliranno le uscite correnti per complessivi 39,3 miliardi (+4,95%) In lieve crescita circa 2,8 miliardi, anche la spesa in conto capitale, la voce cioè che riguarda gli investimenti pubblici nelle infrastrutture e nelle grandi opere.

Quanto alla spesa per forniture e servizi, l'aumento sarà di 5,8 miliardi (+4,09%). Prevista una salita della spesa anche in merito al Welfare: per le pensioni 28,1 miliardi (+10,43%) e 5,4 miliardi (+6,77%) per le prestazioni sociali.

Nell’ambito della Sanità si calcola chele uscite nel 2019 si attesteranno a quota 118,5 miliardi. Poi nei successivi tre anni aumenteranno gradualmente: nel 2020 arriverannno a 120,5 miliardi, nel 2021 a 122,1 miliardi, nel 2022 a 123,6 miliardi per un incremento totale di 5,1 miliardi (+4,45%).

"La spesa pubblica andrebbe tagliata seriamente – ha commentato il vicepresidente di Unimpresa, Andrea D'Angelo che sostiene come si possa partire dalla “lotta agli sprechi, che continuano a pesare sulla fiscalità generale, possono essere trovate le risorse per ridurre il peso delle tasse sulle famiglie e sulle imprese".

Se non si interviene subito e in modo serio, ha aggiunto

D’Angelo, “i conti dello Stato resteranno in costante squilibrio finanziario e non si riusciranno mai a trovare le risorse per tagliare le tasse che deve restare la priorità di questo governo e di quelli futuri".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica