Usa, per insider trading stangata da 600 milioni

La Sec dichiara guerra agli hedge fund e il più grande caso di insider trading della storia americana si conclude con un accordo record da oltre 600 milioni di dollari. A versarli alla Securities and Exchange Commission, la Consob americana, sarà CR Intrinsic Investors, controllata dall'hedge fund Sac Capital di Steven Cohen, accusata di avere sfruttato illegalmente informazioni riservate riguardanti un farmaco allo studio da due gruppi farmaceutici. La società paga ma, in base all'intesa, ha diritto a non ammettere né negare alcun comportamento scorretto. «La multa è un chiaro avvertimento: la Sec chiederà di rendere conto a hedge fund e società annesse quando i loro dipendenti infrangono la legge a favore delle società per cui lavorano» - ha detto George S. Canellos, direttore della divisione Enforcement della Sec. «Una cultura forte di tolleranza zero per comportamenti scorretti da parte dei loro dipendenti può aiutare le società ad evitare le conseguenze finanziarie pesanti che CR Intrinsic si trova adesso ad affrontare», ha aggiunto Sanjay Wadhwa, manager della Sec. Il caso esplose lo scorso novembre con l'arresto di Mathew Martoma, ora in libertà provvisoria dietro un pagamento da 5 milioni di dollari, accusato di avere sfruttato informazioni confidenziali fornite da un neurologo che all'epoca dei fatti, tra il 2006 e il 2008, collaborava con Elan e Wyeth per la supervisione dei test condotti congiuntamente dai due gruppi farmaceutici sullo sviluppo di un farmaco contro l'Alzheimer.
Martoma avrebbe così prima acquistato le azioni delle due società alla luce di risultati promettenti per poi venderle in scia a dati non positivi sul farmaco allo studio. Secondo l'accusa, grazie alle informazioni sfruttate impropriamente dall'ex gestore, il gruppo Sac Capital avrebbe non solo venduto in massa i titoli di Elan e Wyeth, ma anche assunto posizioni corte, scommettendo in pratica contro i titoli stessi. Così facendo l'hedge fund del miliardario Cohen avrebbe incassato oltre 276 milioni di dollari.
Sempre in tema di tolleranza zero la Fed ha rimandato JpMorgan insieme a Goldman Sachs, negli stress test.

La banca Usa e i suoi manager si trovano inoltre a rispondere al Senato Usa sulla cosidetta «Balena di Londra», le maxi perdite per oltre 6 miliardi di dollari, causate dal trader Bruno Iksil che, con le sue posizioni importanti sul mercato dei derivati, ne ha influenzato l'andamento.