Vivendi ha trasferito al «blind trust» Simon Fiduciaria, costituito dalla Ersel della famiglia torinese Giubergia, oltre il 19% di Mediaset. L'operazione, avvenuta lo scorso 6 aprile, segue la delibera dell'Agcom, che aveva dato un anno di tempo per scegliere, per effetto della legge Gasparri che vieta le partecipazioni incrociate in società media e tlc, tra la partecipazione in Tim (23,9%) e quella nel Biscione. L'operazione è avvenuta prima della scadenza fissata che era quella del 18 aprile.
Vivendi ha inoltre sottoscritto con Simon Fiduciaria e il socio unico della stessa, Ersel Sim, un «Advisory Agreement» per disciplinare le modalità di gestione delle azioni, stabilendo che «i diritti amministrativi del pacchetto saranno esercitati dal gestore in modo discrezionale e autonomo». Vivendi potrà incassare i dividendi del pacchetto azionario trasferito (mentre mantiene in totale disponibilità una quota appena inferiore al 10% del Biscione) e decidere se vendere parte o tutta la partecipazione. Per il resto la fiduciaria della società fondata nel 1936 da Giuseppe Giubergia (i cui eredi detengono l'intera partecipazione in una Sim che ha sedi anche a Milano, Bologna, Londra e Lussemburgo con 15,4 miliardi di asset gestiti) avrà piena gestione della partecipazione, ovviamente negli interessi del proprietario.
L'Agcom sottolinea che «effettuerà tutti gli accertamenti necessari per assicurare l'ottemperanza alla delibera, continuando l'azione di monitoraggio sulla corretta attuazione delle misure presentate» da Vivendi, che non potrà tenere «condotte che consentano di esercitare una influenza notevole sulla società Mediaset». Su questo fronte pende sempre la causa per risarcimento danni nei confronti dei francesi. Ormai di accordo non si parla più e quindi la parola spetta al tribunale con l'udienza dell'ottobre prossimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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