Economia

Vivendi si mette contro Telefonica «No allo spezzatino di Tim Brasil»

I francesi di Vivendi si mettono di traverso ai piani di Telefonica in Brasile e, attraverso la controllata Gvt, si dicono pronti a collaborare con il governo per fermare un'eventuale separazione delle attività di Tim Brasil: la seconda compagnia di telefonia mobile brasiliana controllata da Telecom Italia.
«Uno spezzatino di Tim potrebbe rappresentare un disservizio, un irreparabile e inaccettabile danno al mercato - ha indicato la società a Bloomberg - se necessario Gvt lavorerà con il governo e con l'Anatel (l'Athority brasiliana delle tlc ndr) per mettere in luce i rischi ed evitare la divisione». La presa di posizione nasce dalle manovre tentate da Telefonica e Oi per mettere a punto un piano di break up di Tim Brasil. Manovre che non sarebbero ben viste nè dai francesi, nè da Telecom Italia che vuole invece mantenere il controllo della compagnia e rafforzarla attraverso una eventuale fusione, proprio con Gvt.
Malgrado il dossier brasiliano appaia sempre più complicato, Telecom Italia è finita sotto i riflettori di Jefferies: Gli analisti Usa hanno alzato il target price di Telecom da 0,74 a 0,89 euro, confermando il giudizio a «hold». Per il broker il gruppo potrà beneficiare del consolidamento del settore mobile in Italia, ma anche della vendita della controllata Tim Brasil. Una possibilità quest'ultima che si fa sempre più difficile e che da quasi un anno tiene banco nel risiko delle tlc mondiali.

Intanto ieri il neo presidente Giuseppe Recchi ha aperto agli investitori attivisti dicendo che «non spaventano Telecom, ma anzi sono un'opportunità» e precisando di «voler adottare una governance sempre più vicina a quella di una public company».

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