Vivendi spinge Mediaset ai massimi in Piazza Affari

Per gli analisti di Mediobanca la fusione con i francesi creerebbe un colosso attivo e profittevole in Italia, Francia e Spagna

Vivendi spinge Mediaset ai massimi in Piazza Affari

Mediaset ai massimi in Borsa. Ieri il titolo del gruppo del Biscione è salito del 2,2% e da inizio anno lo scatto è stato del 37%. I meriti, secondo gli analisti, vanno alla ripresa economica ma anche alle possibili strategie di «merger» che la francese Vivendi potrebbe mettere in atto. In un'intervista al Financial Times , infatti, l'ad di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine ha precisato che il gruppo non è interessato a Sky e considera la britannica Itv «troppo cara».

C'è però la volontà di diventare un operatore «completamente dedicato ai media e ai contenuti» anche attraverso «acquisizioni di trasformazione» sfruttando gli 11 miliardi di cassa a disposizione. Non c'è dubbio che, a parte Sky, anche se qualcuno ritiene il merger tra le due società «possibile», tra i candidati a una fusione con la pay tv francese Canal Plus, controllata da Vivendi ci potrebbe essere proprio Mediaset. Anche Mediobanca Securities, in un report, sottolinea questa possibilità. «Riteniamo che Mediaset potrebbe costituire una interessante opzione strategica per Vivendi - spiega Mediobanca - la fusione consentirebbe a Canal Plus di entrare direttamente nel mercato televisivo italiano e in quello spagnolo: un'operazione in contanti, carta o un mix delle due potrebbe essere fattibile». L'opzione è da tempo sotto osservazione.

Vivendi è stata a lungo in trattative con Cologno Monzese per un ingresso nella pay-tv Premium, ma l'operazione è, per il momento, in stand-by. «Prima o poi - ha spiegato Mediobanca - verrà anche per il settore media e tv europeo il tempo delle fusioni e acquisizioni anche grazie alla mossa di Sky, che ha creato un leader europeo con una forte presenza nella pay tv in Gran Bretagna, Italia e Germania. Per questo anche altre società potrebbero intravedere la necessità di creare un'alternativa internazionale nel medio termine». Il gruppo è presieduto da Vincent Bolloré, primo azionista che, proprio ieri, è salito dal 12 al 14,5% una mossa questa che prelude nuovi equilibri. Bollorè dunque tramite la sua Vivendi si ritroverà dunque ad essere primo azionista di Telecom quando sarà completata la cessione a Telefonica di Gvt, operazione che porterà in dote anche l'8,3% della società telefonica.

Tra le mosse che potrebbero favorire un accordo tra Canal Plus e Mediaset c'è anche la presenza di Tarak Ben Ammar, imprenditore franco tunisino molto amico sia di Bolloré che della famiglia Berlusconi, nel consiglio di Vivendi che sarà rinnovato il prossimo 17 aprile in occasione dell'assemblea degli azionisti. Vivendi nel frattempo ha annunciato di essere in trattative esclusive per rilevare l'80% di Dailymotion da Orange per 217 milioni.

Una acquisizione che può essere interpretata come il primo tassello nella strategia «all media» che la società si sta apprestando ad intraprendere e che

potrà portare Bolloré a sfidare il vecchio tycoon australiano Rupert Murdoch e la sua Sky nel settore della pay tv in Europa.

È il rialzo in Borsa di Mediaset da inizio anno. I titoli della società sono ai massimi da 4 anni

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica