Vodafone punta sul fisso: concorrenza a Telecom e Bt

Il gestore mobile inglese lancerà nuovi servizi in Gran Bretagna per la banda larga e la tv. E in Italia nel mirino c'è Metroweb

Brutte notizie per Telecom Italia. Vodafone, il suo principale concorrente nella telefonia mobile in Italia, dal 2015 in Gran Bretagna comincerà a far seria concorrenza nel fisso a British Telecom offrendo, oltre alla banda larga, anche contenuti tv. Vittorio Colao, l'ad di Vodafone, gioca dunque d'anticipo sul fronte della convergenza fisso e mobile. Del resto anche in Italia la società britannica, che ha circa 26 milioni di utenti nel mobile, guarda con interesse ad altri operatori come Fastweb, ma anche alla rete Metroweb con cui c'è una partnership di vecchia data che ha permesso, a Vodafone di lanciare, a Milano, un servizio FttH Fiber to the Home (FttH) a 300Mb.

Quanto ai conti in Italia, essi sono migliori del previsto soprattutto nel secondo trimestre. Il patto di non belligeranza sul fronte delle tariffe tra i gestori fa registrare una flessione più contenuta del fatturato: -9,7% contro il -16,1 registrato nel 2013. I ricavi nei sei mesi sono stati pari a 2,6 miliardi (-13%). Tra le buone notizie la continua crescita del consumo di dati da parte dei clienti (+80%)con 11,2 milioni di smartphone e tablet presenti sulla rete italiana (+16,9% anno su anno). Quanto alla rete fissa i numeri sono piccoli ma in crescita. Fatturato nei sei mesi pari a 433 milioni di euro (+1,7% anno su anno), con 2,41 milioni di clienti, di cui 1,84 milioni Adsl (+7,2%). A livello di gruppo Vodafone ha chiuso i sei mesi con ricavi in rialzo dell'8,9% a 26,42 miliardi, grazie alla crescita sui mercati extraeuropei come India, Turchia e Africa. In discesa invece l'utile: -69,5% a 5,5 milioni di sterline. Il motivo è presto detto: l'azienda, lo scorso anno, aveva beneficiato di crediti fiscali per 15 miliardi legati a perdite e svalutazioni operate in mercati come Spagna e Italia. Sono invece in rialzo le stime per il 2015 sul margine operativo lordo: da 11,6 a 11,9 miliardi di sterline. «Abbiamo fatto progressi nel corso del trimestre – dice Colao - ed è sempre più evidente la stabilizzazione di alcuni dei nostri mercati europei grazie ai miglioramenti delle politiche commerciali e alla domanda nel segmento dati». Quanto a Metroweb, Colao ha aggiunto che il gruppo «guarderebbe» alla società se il fondo infrastrutturale F2i decidesse per la vendita, sottolineando che porterebbe avanti un accordo solo alle giuste condizioni.

Vodafone insomma, nonostante abbia in cassa la plusvalenza della cessione di Verizon non ha intenzione di strapagare. F2i e gli svizzeri di Swisscom, proprietari di Fastweb sono avvertiti. Ieri in Borsa Vodafone è salito del 5% ma da inizio anno il titolo è ancora sotto del 13%.

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