Volkswagen, Mueller indagato sul dieselgate

Volkswagen, Mueller indagato sul dieselgate

Il tribunale di Stoccarda sta indagando sull'ad di Volkswagen, Matthias Mueller, su Hans Dieter Poetsch, capo del consiglio di sorveglianza di Wolfsburg, e sull'ex ceo Martin Winterkorn per manipolazione del mercato. A rivelarlo è stato lo stesso tribunale tedesco, senza però voluto commentare le indiscrezioni di stampa secondo cui sono già state aperte procedure contro Mueller, Poetsch e Winterkorn. Gli atti seguirebbero l'inchiesta della Bafin, la Consob tedesca, che nell'estate 2016 aveva presentato denuncia per presunte manipolazioni di mercato sulle azioni Porsche Automobil Holding Se (a cui fa capo Volskwagen ndr) rispetto al nodo delle emissioni truccate. In pratica Bafin accusa di non aver effettuato tempestivamente la comunicazione al mercato sul Dieselgate, da qui le indagini su Mueller e gli altri top manager.

Ieri Mueller, in occasione dell'assemblea dei soci, ha detto che Vw ha già modificato il software di quasi 4,7 milioni di veicoli sugli 11 milioni totali. Volkswagen - ha proseguito l'ad - è oggetto di un riassetto, che però non contempla assolutamente l'abbandono dei motori tradizionali a combustione. Al contrario.

Il costruttore tedesco intende investire entro il 2022 circa 10 miliardi nelle alimentazioni convenzionali, considerate «irrinunciabili nel futuro prossimo». Nelle alimentazioni alternative Vw ha speso negli ultimi cinque anni circa tre miliardi.

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