Ecopass, un anno dopo è ora di bilanci: meno smog e 600mila ore di code tagliate Diminuiscono gli ingorghi nelle vie cittadine. Le polveri sottili scese del 23 per cento Ai Verdi non basta: «Niente sconti, devono pagare anche i diesel Euro 4 senza filt

L’Ecopass sta per compiere un anno ed è tempo di bilanci. Nel dicembre 2007 su di «Lui» si diceva di tutto: «Tassa sull’inquinamento, balzello per i milanesi, provvedimento inutile». I primi giorni di gennaio si parlava di «Ecopasticcio», il sito internet era bloccato e gli automobilisti non sapevano cosa fare. Oggi il Comune lo ha promosso a pieni voti ed ha deciso di prorogarlo anche per il 2009. A parlare sono i numeri. Buoni quelli relativi allo smog, nel 2008 il Pm10 allo scarico è sceso del 23%: 41,1 microgrammi in città e 40,3 in area Ecopass. Il limite europeo è di 40 microgrammi. Ma soprattutto i giorni fuorilegge per l’inquinamento (oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo) sono stati 83 contro i 125 in media degli anni 2002-2007. Insomma l’aria è stata alleggerita da polveri, ossidi, azoto, ammoniaca. Ma non è questo il dato che accende gli entusiasmi dei milanesi.
Tutti gli automobilisti si sono accorti sin dai primi giorni di Ecopass, a inizio 2008, di un evidente calo del traffico. Quasi seicentomila le ore di code evitate tra gennaio 2008 e fine novembre. Oltre 2.500 ore risparmiate ogni giorno in spostamenti in macchina, 53.500 al mese in media, 589mila l’anno con un risparmio per il sistema economico generale di oltre nove milioni di euro. Insomma circa ventunmila auto in meno in giro si sentono, eccome. Secondo il Comune il traffico è calato del 12% in centro e del 3,6 su tutta la città. Di conseguenza è aumentata la velocità dei mezzi pubblici (+7,8%) e delle auto private (+4%). Grazie all’Ecopass nel 2008 c’è stato il record negativo di inquinamento rispetto agli ultimi sette anni e una flessione del 20% degli incidenti automobilistici. Ringraziano anche le casse del Comune a cui le entrate delle auto non ecologiche hanno fruttato 11,3 milioni di euro di permessi comprati a cui se ne sommeranno altri 50 frutto delle contravvenzioni, circa 3.300 al giorno. Alcuni automobilisti, multati alle 19.28 con il divieto di entrata che cessa alle 19.30, si lamentano della mancanza sui varchi di un di un orologio a cui fare riferimento. Le statistiche di Palazzo Marino dicono che solo il 2,2% degli automobilisti entra nell’area Ecopass un giorno sì e uno no mentre il 78 non ha superato i 10 ingressi in undici mesi.
Sembrerebbe una storia a lieto fine tranne il fatto che proprio lo scorso mese è stato quello peggiore con una riduzione del traffico scesa all’11,1% contro il 22,7% registrato al debutto di inizio 2008. Mentre il traffico è aumentato i pedaggi sono diminuiti. Le ragioni? Le auto che non rispondono alle ultime normative antinquinamento diminuiscono sempre più e di conseguenza molti non devono più pagare l’Ecopass per entrare in centro. Pareri discordanti sul fatto che anche nel 2009 i diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato non dovranno pagare nulla per circolare nell’area Ecopass.

Per i Verdi «gli “sconti” sono sbagliati dato che inquinano più degli Euro 0 a benzina». Secondo il Verde Enrico Fedrighini «i diesel senza Fap sono poco più di duemila auto responsabili del 16% delle emissioni di Pm10».
mario.cucchi@ilgiornale.it

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