Paolo Giovanelli
da Milano
Entro fine anno («ci vorranno non meno di tre mesi» ha detto al Giornale una fonte vicina alla vicenda), sul tavolo del ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, potrebbe arrivare il risultato dellindagine conoscitiva sul mercato elettrico. E con lindagine, anche la risposta ai quesiti posti dal ministro sulla vicenda Edipower, che coinvolge Edf, Aem Milano ed Edison. Dopo la decisione presa dallAuthority per lenergia giovedì 3 agosto, ieri anche lAntitrust ha annunciato lavvio di unindagine conoscitiva congiunta «per verificare le modifiche agli assetti di mercato» dopo i risultati di quella del 2004 che avevano messo sotto accusa lEnel come operatore dominante, almeno nelle regioni del Sud. E presto partirà un gruppo di lavoro congiunto.
Lindagine delle due autorità ha due corni: il primo, più strettamente legato allo sviluppo dei mercati, in cui il rafforzamento di alcuni operatori sembra aver introdotto novità (da verificare) nella concorrenza tra i produttori. Il secondo, forse più vicino alle polemiche sulla vicenda Enel-Suez, va invece a scavare nella questione Edipower. In altri termini, secondo le denunce presentate dallex municipalizzata romana Acea e dalla spagnola Endesa, il controllo e la gestione di Edipower violerebbero da un lato la norma che impedisce alle società pubbliche di detenere oltre il 30% in una ex Genco (come è Edipower), dallaltro ci sarebbe una limitazione alla concorrenza nellutilizzo delle centrali con il sistema del «tolling».
LAntitrust, in seguito alla denuncia di Acea, ha fatto le sue indagini ed ha inviato una lettera a Bersani per metterlo sullavviso. Il ministro a sua volta il 26 luglio ha chiesto alle due Autorità di andare avanti e di chiarire la situazione, dando così unaccelerata ad una indagine che comunque era già partita con le proprie gambe. E linchiesta fa appunto gioco al governo italiano che sta premendo su quello di Parigi perché non faccia le barricate nella questione Enel-Suez. Barricate che potrebbero essere erette nel nostro Paese contro la presenza di Edf in Edison: i francesi, che sono a controllo pubblico, superano infatti il 30% in Foro Buonaparte.
Tra laltro, a proposito di Enel-Suez (anche se lAntitrust non menziona mai direttamente il caso), lAuthority guidata da Antonio Catricalà afferma che, secondo unindagine della Commissione Ue, «i settori elettrici nei Paesi dellUnione Europea mantengono, al 2005, una dimensione nazionale e sono caratterizzati da un elevato grado di concentrazione che favorisce la definizione di elevati prezzi dellenergia».
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