Edison spinge i ricavi e il titolo scatta (+4,4%) Ma la crisi frena l’utile

Più ricavi, ma meno utili, anche se il margine operativo lordo rimane sostanzialmente allo stesso livello del primo trimestre 2008, mentre il management conferma l’obiettivo di chiudere il 2009 in linea con l’esercizio precedente: è questa la radiografia dei conti Edison al 31 marzo. E Piazza Affari dà una spinta del 4,4% al titolo, che risulta il migliore della giornata, con 7,7 milioni di pezzi scambiati contro i 4 della media mensile. Il gruppo di Foro Bonaparte ha risentito del calo della domanda elettrica e di gas (e in particolare delle differenze tra il prezzo dell’elettricità, che è sceso, e il prezzo del gas con cui si produce l’elettricità, che è rimasto relativamente elevato), ma ha potuto affrontare la crisi senza gravi contraccolpi grazie alla decisione presa lo scorso anno di puntare sul mercato retail, riducendo il peso delle vendite alla Borsa elettrica, che ha visto crollare i prezzi.
Ma veniamo alle cifre: il fatturato dei primi tre mesi è passato dai 2.502 milioni del 2008 ai 3.012 del 2009, con un incremento del 20,4%, mentre il margine operativo lordo ha avuto una leggera flessione da 307 a 295 milioni, con un buon aumento dei margini elettrici (+4%), compensato però dal calo di quelli del gas (-10,6%).
L’utile netto registra un arretramento da 52 a 35 milioni, appesantito anche dalla Robin Tax e da un aumento di 15 milioni negli investimenti che si è riflesso sul risultato operativo e a cascata sul risultato netto. L’indebitamento è passato da 2,9 a 4,2 miliardi principalmente per l’acquisizione della concessione del giacimento di Abu Qir, che da sola vale oltre un miliardo. A contrastare la crisi non c’è stata solo la decisione di entrare sul mercato dei piccoli consumatori, ma Edison (come altri produttori elettrici) ha beneficiato del periodo piovoso che ha permesso l’utilizzo intenso della produzione idroelettrica, la più redditizia. Un terzo elemento positivo è venuto dall’operatività del contratto per il gas algerino siglato lo scorso ottobre che ha permesso un approvvigionamento a costi più bassi.

Gli utili che derivano dalla produzione elettrica potrebbero però non bastare «se la flessione della domanda dovesse perdurare», afferma un comunicato. Tuttavia l’ad Umberto Quadrino ha confermato «per il 2009 l’obiettivo di un risultato in linea con il 2008».

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