
Ci sono giornate in cui il futuro si siede a un tavolo e chiede di essere ascoltato. Milano, martedì 30 settembre, alla Fondazione Feltrinelli, ospita una di queste occasioni: La nuova Rivoluzione Industriale, il convegno organizzato da il Giornale in collaborazione con il settimanale economico Moneta. Dalle 9.30 alle 12.30, la città diventa capitale di un dibattito che segnerà il nostro tempo: il rapporto tra il cambiamento economico e sociale e lo strumento tecnologico che più di ogni altro ridisegna il presente, l’intelligenza artificiale.
Ad aprire i lavori sarà Alessandro Sallusti, direttore de il Giornale, che dialogherà con Padre Paolo Benanti, filosofo e teologo, sulle sfide di un “nuovo umanesimo digitale”. Non basta allenare le macchine: occorre allenare la nostra intelligenza naturale, coltivare quelle qualità che nessun algoritmo potrà mai replicare – pensiero critico, empatia, creatività.
Subito dopo, il confronto si sposta sul terreno geopolitico ed economico: L’intelligenza globale. Qui la posta in gioco è enorme, perché l’IA non è soltanto tecnologia, ma la nuova frontiera del potere. A discuterne ci saranno Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia; Luca Luciani, AD e direttore generale del Gruppo Telepass; Francesco Salerni, direttore strategia, digitale e sostenibilità di Terna S.p.A.. A moderare sarà Stefano Zurlo. Sullo sfondo, il duello tra Stati Uniti e Cina, due visioni opposte del futuro: da una parte l’innovazione privata e creativa, dall’altra il controllo centralizzato e statale. E l’Europa? Spettatrice o arbitro?
Poi la parola passa alle macchine, con un’intervista di Hoara Borselli al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. L’intelligenza artificiale racconta se stessa, immagina come sarà tra cinque anni: più precisa, più integrata nei processi aziendali, decisiva in sanità, scuola, ricerca. Ma insieme crescono anche le domande etiche e la necessità di regole.
Infine, un’ultima tavola rotonda dedicata a La via italiana della macchina intelligente. Perché se è vero che i grandi player parlano anglosassone, l’Italia ha la sua strada, che passa per il supercalcolatore di Bologna e i progetti sul computer quantistico. Ne discutono Amato della Vecchia, responsabile Digital Innovation e Customer Experience di Poste Italiane; Dario Pagani, responsabile Digital & Information Technology di Eni e CEO di Eniquantic; e il rappresentante di Pirelli Pier Paolo Tamma (Chief Digital Officer Pirelli). Modera Hoara Borselli. Chiudono Alessandro Sallusti e Osvaldo De Paolini
Milano diventa così specchio di una sfida più grande: piegare l’innovazione a misura d’uomo, trasformare la potenza degli algoritmi in strumento di crescita e non di disuguaglianza. Ogni rivoluzione industriale porta con sé rischi e opportunità. La differenza la fanno le scelte, il coraggio, la capacità di costruire un equilibrio tra progresso e umanità. È questa la domanda che accompagnerà l’incontro: chi guiderà chi? L’uomo la macchina o la macchina l’uomo?
L'ingresso è gratuito previa registrazione qui: https://shorturl.at/2iDM8
È il tempo di decidere. Questa è la nuova rivoluzione industriale. E Milano, ancora una volta, ne è capitale.