Elda Ferri: «Scelto Faenza perché ha buoni rapporti con Elkann»

«Si sta cercando di valutare la sceneggiatura, innanzitutto. Non è mica facile tirar fuori l’idea giusta. Credo che abbiano scelto Faenza anche perché ha rapporti personali con gli Elkann», spiega la produttrice Elda Ferri, a capo della Jean Vigo, insieme al marito, il regista Roberto Faenza, che professionalmente chiama per cognome. Sebbene materialmente estranea al «progetto Agnelli» targato Taodue, la Ferri, che del coniuge ha prodotto, tra gli altri, «Il caso dell’infedele Klara», segue passo passo certe fasi creative.

Impegnata con i produttori americani del film «Un giorno questo dolore ti sarà utile», tratto dal bestseller di Peter Cameron (autore amato dal cinema, come dimostra il film «Final destination», trasposizione dell’omonimo romanzo di Cameron) e da girarsi in autunno (la sceneggiatura è firmata da Cameron e da Faenza), la producer non ignora gli ostacoli, che spesso si frappongono alla realizzazione d’un biopic, o anche semplicemente d’una pellicola internazionale. «Purtroppo ci sono vincoli dappertutto e il nostro lavoro è diventato ansiogeno. Il tema degli Agnelli è molto interessante, ma anche molto ambiguo».

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