Gli eletti tradiscono, gli elettori raramente

(...) direttamente in causa, come ad esempio quello dei capigruppo in Provincia della Casa delle libertà (a proposito, complimenti a loro per la coesione, davvero rara!, è un esempio di quello che chiediamo per Tursi), proprio perchè non è certo una questione del Giornale, nè tantomeno una vicenda personale mia contro il resto del mondo, e trovo giusto e liberale che ognuno possa dire la sua. Con la massima libertà.
So che non è abituale nei giornali, so soprattutto che non è abituale in tanti giornali, magari quelli di riferimento di alcuni eletti della Casa delle libertà. C’è un consigliere, di cui tacerò il nome per carità di patria, che qualche settimana fa mi ha chiamato con toni non propriamente cortesi per chiedere lumi sul perchè non fossero uscite notizie su una conferenza stampa del suo gruppo, «visto che in rassegna non l’ho visto». In realtà, ovviamente, ne avevamo parlato subito il giorno dopo, quando anche il più sprovveduto organizzatore di conferenze stampa va a comprarsi tutti i giornali, persino quelli che non è abituato a leggere, per vedere cos’hanno scritto di lui. E sapete il particolare più esilarante? L’unica citazione era riservata proprio al consigliere che si lamentava. Ovviamente, il consigliere in questione si è ben guardato dal richiamare a scusarsi. Oppure, ce n’è un altro che durante la campagna elettorale chiamava anche sei o sette volte al giorno, prima o dopo i pasti, chiedendo spazi. E che ora è sparito, nemmeno un sms per Natale. Che abbia smarrito il numero?
Ma - a parte le miserie, a cui non risponderemo visto che non siamo come loro, e se quei consiglieri avranno notizie da darci saremo lieti di dar loro nuovamente spazio - se permettete, vorrei ringraziare una volta di più voi lettori. Perchè, anche in questa occasione, avete dimostrato una straordinaria maturità e partecipazione.
Con un popolo così alle spalle, l’opposizione è garantita. Perchè il livello degli interventi dei lettori-elettori, la loro profondità, la loro capacità di riflessione, la loro preparazione e bravura anche nell’affrontare e capire anche i dettagli, sono di molto superiori a quelle di molti politici.


Lasciatemi citare, una su tutti, la signora Sara Castiglione, ultraottantenne di Albaro che oggi ha dei problemi di deambulazione, ma ha una forza, una volontà di opposizione, un coraggio e un carattere che le invidio. Ecco, sono parole come quelle della signora Sara che danno un senso al nostro lavoro. Grazie.

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