Elettrodomestici, parola d’ordine ambiente

Il consumatore ha iniziato a considerare la «classe energetica» come elemento di valore

L’Unione europea, nell’intento di perseguire politiche ambientali che abbiano un reale sviluppo sul lungo termine, ha imposto da anni ai produttori di elettrodomestici di dichiarare i consumi di energia nei prodotti: da qui sono nate le classi energetiche, alle quali si sono adeguati tutti i produttori, che hanno cercato di imporle sul mercato. Cosciente del problema ambientale ed energetico, Indesit company è andata addirittura oltre le richieste fissate dalla legge, con investimenti elevati in ricerca e sviluppo, finalizzati alla progettazione di prodotti sempre più efficienti anche sotto il profilo del rispetto dell’'ambiente, inteso in termini di risparmio di energia, acqua, detersivi e smaltimento dei materiali.
Dopo anni di progressiva sensibilizzazione del mercato, oggi il consumatore finalmente considera la «classe energetica» come un elemento di valore, e formula le sue scelte anche su questa base. La gente si informa sempre di più sui consumi dei prodotti; si sta sviluppando senza dubbio un’attenzione crescente verso queste tematiche, con un più alto tasso di consapevolezza da parte delle famiglie.
Ovviamente l’industria non si ferma agli attuali risultati e procede nella continua ricerca di nuovi progressi. Negli ultimi anni Indesit Company, guidata da Vittorio Merloni, ha coseguito miglioramenti notevoli nella riduzione dei consumi, raggiungendo risultati da record: per i frigoriferi, in particolare, in dieci anni è stato ottenuto un risparmio energetico del 70 per cento.
Vediamo i numeri. I dati relativi alla media del mercato, considerando un frigorifero 4 stelle da 300 lt, sono i seguenti: il consumo medio al 1995 era di 540 kWh/anno, il consumo medio al 2005 era di 324 kWh/anno. E dunque la differenza - ovvero l’entità del risparmio - è calcolata in 216 kWh all’anno, pari a 38,88 euro all’anno (0,18 euro/kWh/anno). Se si considera la differenza tra il consumo medio al 1995 e il consumo di un apparecchio in classe A+ e A++ abbiamo i seguenti risultati: il consumo medio al 1995 rispetto a un A++ (540 kWh all’anno meno 180 kWh all’anno), corrisponde a un risparmio di 64,8 euro all’anno. Il consumo medio al 1995 rispetto a un apparecchio A+ (540 kWh all’anno meno 220 kWh all’anno), è di 57,7 euro l’anno.
Fin qui i dati medi del mercato. Questi invece i dati di Indesit company: una lavabiancheria (Aqualtis) consuma 1 kWh per lavaggio (meno 45% rispetto al 1990); una lavastoviglie consuma 1 kWh per lavaggio (meno 54% rispetto al 1990); infine, un frigorifero ha raggiunto un risparmio, in dieci anni, del 70%; Indesit Company è già pronta con prodotti in classe A+ e A++. Il ciclo di vita di un frigorifero è lunghissimo: mediamente è presente in una casa per 13-15 anni. Naturalmente la tecnologia di 15 anni fa è molto diversa da oggi: oggi è più avanzata e consente di progettare prodotti che garantiscono maggiori risparmi, in termini di denaro, e per giunta con un ben diverso rispetto per l’ambiente.

Il prodotto è riciclabile almeno all’85% ma grazie agli investimenti costanti in ricerca e sviluppo, Indesit Company è riuscita a ottenere risultati ancora più importanti.

Commenti