Elezioni Il Pd ruba la firma, indagata la vittima

Elezioni Il Pd ruba la firma, indagata la vittima

Nessun indagato per le firme false alle elezioni. O meglio, l’unico indagato è chi non ha firmato per alcuna lista ed è invece stato usato a sua insaputa per ben due volte da due partiti diversi. La notizia che arriva da palazzo di giustizia è agghiacciante agli occhi di un comune cittadino, anche se spiegabile dai consueti «motivi tecnici»: sul registro degli indagati per la falsificazione delle firme non è finito l’autenticatore del Pd, o un attivista del partito che ha messo l’autografo falso per conto terzi. Sul registro degli indagati, costretta a pagarsi un avvocato, è finita la donna di 69 anni cui è stata rubata l’identità almeno una volta, ad opera del Partito Democratico che aveva bisogno di firme per presentarsi alle elezioni del Municipio Centro Ovest.

E che anzi forse è stata addirittura «derubata» della propria volontà anche nell’occasione in cui la firma era autentica.
La storia nasce da una situazione nota. La commissione elettorale regionale aveva scoperto che la stessa genovese di 69 anni risultava aver sottoscritto due liste diverse per la stessa consultazione: (...)

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