Elisabetta, la signora del mare che dà gli ordini con il sorriso

Elisabetta, la signora del mare che dà gli ordini con il sorriso

«Comandi, signora». Se lo è già sentito dire più volte, Elisabetta Pierami. Ma da oggi sarà la norma. La prima comandante donna della capitaneria di porto prenderà servizio ad Alassio, città del Muretto ma anche di un porticciolo turistico abbastanza vivo e ricco di «movimento». Tenente di vascello, un «giro di bitta» e due «binari», l’equivalente delle tre stellette da capitano, infilate nelle mostrine in meno di dieci anni di carriera.
Comandante Pierami, è una carriera iniziata per caso?
«Sì e no. Prima di entrare in Marina ho avuto altre esperienze lavorative, ma sono anche figlia d’arte».
Papà ufficiale, eppure prima di prendere la divisa...
«Mi sono laureata in economia e commercio a Pisa, poi ho cercato lavoro, facendo cose anche diverse».
Come è arrivata la svolta?
«Intanto la passione per il mare ce l’ho dentro da sempre. Oltre che figlia d’arte sono spezzina. E proprio nella mia città aveva già avuto esperienze in ambito portuale. Poi nel 2000 c’è stato il primo corso ufficiali in nomina diretta aperto alle donne e sono entrata in Accademia».
Il primo corso. La prima «invasione» per i colleghi cadetti maschi...
«È andata benissimo. Era il primo corso misto ma non c’è mai stato alcun problema, al di là della novità che però è sempre stata vissuta senza problemi da tutti».
Come mai proprio la capitaneria di porto?
«Sapevo che la capitaneria offre la prospettiva di un impegno in molteplici settori, c’è molto il contatto con le persone. A me piacevo molto questa prospettiva».
Un anno di corso e poi?
«Nel 2001 sono stata assegnata a Genova, all’ufficio compartimentale marittimo. Il primo incarico è stato alla sezione Gente di mare. Poi sono passata alla sezione Tecnica, sono tornata a guidare la sezione Gente di Mare e infine sono stata chiamata a ricoprire l’incarico di ufficiale addetto al direttore marittimo della Liguria».
L’ammiraglio Ferdinando Lolli?
«Sì, che è recentemente stato promosso a comandante generale del corpo delle capitanerie di porto».
Di ordini ne ha già dati. Ce n’è stato magari uno che è stato eseguito controvoglia?
«No, devo dire che ho sempre trovato colleghi sia superiori, sia sottoposti con i quali ho avuto un ottimo rapporto. Anche adesso che sono stata trasferita ad Alassio sto ricevendo tantissime chiamate di colleghi che continuano a farsi sentire la loro vicinanza».
Nessun timore, dunque, ora che avrà responsabilità di comando dirette?
«Un po’ di emozione, certo. Ma ho già avuto modo di ricevere e dare disposizioni. Non sarà magari questo l’aspetto più difficile ad Alassio».
Cosa teme allora di questa nuova avventura?
«Per adesso, soprattutto la frenesia di questi giorni».


Ha già conosciuto l’ambiente? E l’ex sindaco Marco Melgrati, una vera icona per Alassio?
«L’ambiente mi è sembrato subito molto positivo. Mentre Melgrati conto di conoscerlo presto».
E allora, comandante... vento in poppa.

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