Alessandra Miccinesi
Pensare con il cuore ed emozionarsi con la mente. È linvito che il neodirettore dellEliseo rivolge al pubblico delle due sale dello stabile che nellultima stagione ha visto scendere del 20 per cento il numero degli abbonati classici, ma ha di fatto raddoppiato gli abbonamenti liberi (a giorno e posto libero). Forte di uno staff produttivo rinnovato (e ringiovanito), la stagione 2005-06 conferma le cinque linee guida dellEliseo: Oro per i classici; Blu per il teatro contemporaneo; Giallo ritratti al femminile; Rosso dedicato a Shakespeare; Verde percorsi in libertà. Il sipario si alzerà l11 ottobre col ritorno sulle scene di Rossella Falk. Diretta da Patroni Griffi e in coppia con Laura Marinoni lattrice è la star di Improvvisamente lestate scorsa, doloroso atto unico di Tennesse Williams celebrato sul grande schermo da Joseph Makiewicz in un film i cui protagonisti erano Elizabeth Taylor e Montgommery Clift (fino al 6 novembre). Torna Anna Marchesini, di recente affezionata al monologo comico, che dirige se stessa in La cerimonia del massaggio di Alan Bennett, dissacrante satira ambientata in una chiesa anglicana. Dal 29 novembre al 18 dicembre Tullio Solenghi si cimenta con La bisbetica domata, commedia scritta da Shakespeare per una compagnia di soli uomini che avvicina la farsa alla tragedia mettendo in scena leterno conflitto tra maschile e femminile. Dirige Matteo Marasco. Il pubblico natalizio sorriderà con nostalgia guardando alla performance di Silvio Orlando, impegnato fino all8 gennaio nei panni di Pasquale Lojacono, personaggio chiave di Questi fantasmi, celebre commedia di Eduardo che debuttò nel 46 proprio allEliseo.
«Sono contento di tornare a un personaggio rischioso. La figura paterna è sempre difficile». Umberto Orsini commenta così la sua scelta di affrontare il testo capolavoro di August Strindberg («lho scritto con lascia, non con la penna») Il Padre, diretto da Massimo Castri. A febbraio il palco sarà interamente dominato dal Girotondo di Arthur Schnitzler, metafora gioiosa e giocosa dello smarrimento delluomo contemporaneo, diretta da Pietro Cartiglio e interpretata tra gli altri da Giulio Brogi, Gian Paolo Poddighe e Liliana Paganini. Fino al 12 marzo, Lello Arena e Gaia Aprea affrontano la goldoniana Trilogia della villeggiatura, messa in scena di un viaggio attraverso i secoli - a dimostrazione che i comportamenti sociali sono immutati nel tempo - diretta da Luca De Fusco. Molto attesi Mariangela Melato e Gabriele Lavia, gli interpreti eccellenti di Chi ha paura di Virginia Woolf? (28 marzo-14 aprile) commedia di Edward Albee resa celebre dallomonimo film di Mike Nichols con Elizabeth Taylor e Richard Burton. Poi spazio al Pirandello più rappresentato sulla scena, Luomo, la bestia, la virtù (18 aprile-14 maggio), una produzione Teatro Eliseo per la regia di Fabio Grossi che segna il ritorno alla prosa di Leo Gullotta. Il sipario della sala grande calerà il 19 maggio con La ballata del carcere di Reading una delle opere più amare e sincere di Oscar Wilde, scritta allindomani della sua condanna per sodomia: si tratta di quattro serate dirette da Elio De Capitani da trascorrere, in versi e musica con Umberto Orsini e Giovanna Marini.
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