Il calciatore - recitava una celebre canzone di Francesco De Gregori - non si giudica dal rigore ma da altre qualità. Quali? Laltruismo e la fantasia, sosteneva De Gregori. Se facciamo scendere la metafora su Emma Bonino, candidato alle regionali per il centro-sinistra, possiamo capire meglio alcuni dettagli della personalità dellesponente radicale. Laltro giorno, con il bicchiere di spumante in mano per linaugurazione del suo Comitato elettorale, esortava gli alleati a sfruttare la fantasia. Adesso però ci ripensa. E se le si domanda cosa farà qualora eletta governatore, una delle prime cose sarebbe quella di tenere per la maggioranza anche la presidenza del Consiglio regionale. «Non mi convince molto il procedimento per cui tutti sono responsabili e nessuno lo è - continua Bonino -. Preferisco i sistemi dove chi vince governa e se ne assume la responsabilità, gli altri hanno la funzione di controllo e semmai di prepararsi per la prossima volta. Bisogna smettere con lo scaricabarile». Alla faccia dellaltruismo e della fantasia!
Le esternazioni la Bonino le ha fatte la visita la Casa famiglia di Don Calabria, nel quartiere Primavalle. Durante la visita ha anche confessato alcuni aneddoti della sua lunga vita politica. Tra questi ha raccontato di quando scaricò Pannella che criticava il modo in cui guidava lauto (nei lontani ormai anni 80). Insomma, la Bonino sta mostrando il piglio della decisionista (altruismo e fantasia possono aspettare, quindi). Per dirne una, il candidato del centro-sinistra ha anche annunciato entro i primi tre mesi del suo mandato la convocazione degli stati generali della salute «per fare una grande operazione verità» e mettere a conoscenza dei cittadini il lavoro di razionalizzazione e ristrutturazione del sistema e renderlo così finalmente efficiente. «Magari dovrebbe iniziare con il documentarsi - commenta amaramente Francesco Storace, leader della Destra - ed evitare di parlare a vanvera e senza contraddittorio in una trasmissione della televisione di Stato». Lex «Fini boy» ha criticato aspramente la condotta dei responsabili di Ballarò che hanno permesso alla Bonino di attaccare (senza dati e documenti) la gestione della Sanità nel Lazio.
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