da Milano
Situazione fluida in Spagna con la discesa in campo del management di Endesa che, almeno secondo lagenzia Bloomberg, continua a schierarsi a favore dei tedeschi di E.On contro Acciona ed Enel. Passi avanti importanti invece in Russia: laccordo con Rosatom potrebbe aprire allEnel un importante mercato nel nucleare, in Russia e in altri paesi dellEst, dove Enel è già presente in Slovacchia. Sono molte le partite aperte per Fulvio Conti, ad Enel, che ieri ha firmato laccordo con i russi. Ma è sul fronte spagnolo che le acque sembrano farsi più agitate.
La Spagna. E.On potrebbe rimanere in Endesa anche se non raggiungesse la maggioranza: lo affermerebbe un documento destinato alla Sec che segnerebbe un cambio di strategia del gruppo tedesco, che nel prospetto dellOpa su Endesa aveva dichiarato che avrebbe potuto abbandonare la partita se in minoranza. Se E.On rimanesse in maniera «pesante» nellazionariato, sarebbe quasi inevitabile una spartizione delle attività. E.On conterebbe anche su un invito a entrare nel board da parte del vertice di Endesa, che invece punterebbe a tener fuori Acciona ed Enel perchè sarebbero considerati concorrenti. Ufficialmente neutrale, il management di Endesa ha sempre visto con favore larrivo di E.On, prima per fermare lOpa di Gas Natural e adesso, sembra, per tentare di bloccare la possibile accoppiata Enel-Acciona. Quanto ad Acciona, cè stato un piccolo giallo. Prima, infatti, sono uscite indiscrezioni su contatti di Acciona con E.On che si sarebbe offerta di acquistare il 21% in mano agli spagnoli: un sito iberico si è spinto anche a ipotizzare una plusvalenza di 1,5 miliardi dalla vendita. Poi Acciona in un comunicato ha affermato di non voler vendere la sua quota, ma di essere disposta a discutere con chiunque. E che comunque voleva partecipare alla gestione di Endesa. Un chiaro messaggio a Conti. In ogni caso, lOpa di E.On scade il 29 marzo: pochi giorni e poi si sapranno i risultati. E a quel punto si giocherà il finale di partita tra tedeschi, italiani e spagnoli. «Noi, in Spagna vogliamo crescere» ha avvertito Conti in occasione del convegno su Arnaldo Angelini, ex presidente Enel.
La Russia. Qui Conti ha riportato un bel successo, anche se per il momento solo sulla carta. Ieri è stato infatti firmato un memorandum of understanding per la realizzazione di nuovi impianti nucleari, la gestione e il rafforzamento delle reti di trasporto dell'energia elettrica (che, una volta ammodernate - magari con la collaborazione di Terna - potrebbero permettere lesportazione di elettricità verso lEuropa) e infine la gestione di centrali nucleari esistenti. La Russia prevede di costruire non meno di 10 centrali per 9.800 megawatt di potenza, ma la collaborazione potrebbe essere allargata anche agli impianti in Slovacchia, Romania e Bulgaria a cui è interessata lEnel. Anche perché in quei Paesi la tecnologia nucleare è tutta su base russa: cè quindi un reciproco interesse a portare avanti un lavoro in comune.
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