Energia, per Acea e Hera fusione ai nastri di partenza

Energia, per Acea e Hera fusione ai nastri di partenza

da Milano

Dopo la fusione delle municipalizzate del nord Aem-Asm anche il centro ora punta alla maxiutility. Il progetto prevede infatti la fusione dell’emiliana Hera, della romana Acea con le municipalizzate della Toscana.
Venerdì scorso - secondo l’agenzia Radiocor - il piano sarebbe stato discusso a Bologna, in un meeting riservato tra i vertici di Hera, il sindaco Sergio Cofferati e il segretario dei ds, Piero Fassino. Disponibilità al progetto hanno già manifestato i sindaci di Roma, Walter Veltroni e di Firenze, Leonardo Domenici. L’eventuale fusione a tre darebbe vita a un grande soggetto energetico del centro Italia e rappresenterebbe dunque il contraltare della nuova Aem-Asm. Il progetto sarebbe comunque gradito dal governo e anche il sindaco Veltroni e quello fiorentino Domenici hanno già manifestato a Cofferati la propria disponibilità all’operazione.
Il sindaco bolognese, tuttavia, ha sottolineato il desiderio di sondare a fondo la disponibilità di tutti i soci di Hera, affinché l’eventuale aggregazione sia approvata all’unanimità dal patto di sindacato. Alcuni azionisti, tra cui Imola, e almeno altri due comuni della Romagna nutrono ancora perplessità sull’aggregazione. Hera ha un azionariato diffuso: i principali soci (in totale controllano il 58,7%) sono 180 comuni. I comuni della provincia di Bologna si aggirano sul 20%, il 13,8% appartiene ai comuni della provincia di Modena, il 2,8% a Ferrara e il 21% è diviso tra diversi comuni della Romagna. Per la municipalizzata romana invece l’eventuale decisione si presenta più semplice da prendere visto che la società è controllata dal comune di Roma al 51%. La fusione darebbe vita a un colosso del valore borsistico di oltre 6,5 miliardi di euro. Nonostante le voci ieri in Borsa il titolo Acea ha perso l’1,53% mentre quello Hera è arretrato dell’1%.

Quella del centroItalia non è comunque l’unica aggregazione di cui si parla nel settore: entro la fine di giugno anche i vertici di Acegas-Aps e Ascopiave discuteranno dell’opportunità di fondersi in un unico soggetto nel corso di un incontro promosso dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo.
Ascopiave, in Borsa dallo scorso dicembre, distribuisce e vende gas in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Acegas-Aps è la multiutility di Trieste e Padova.

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