nostro inviato a Pavia
Più utili, meno inquinamento: è il risultato che ha incominciato a dare il nuovo impianto di gassificazione entrato in produzione alla raffineria Eni di Sannazzaro de Burgundi, vicino a Pavia. Contenti tutti: lEni che fa più soldi, i comuni vicini e ambientalisti che vedono ridotte le emissioni nellatmosfera. «È la classica situazione in cui tutti vincono» ha commentato Angelo Mario Taraborrelli, responsabile della divisione Refining & marketing del gruppo petrolifero.
In sostanza, finora dalla raffineria, la più grande dellEni che «lavora» circa un terzo di tutto il greggio raffinato in Italia, fatto cento la produzione, usciva un 35% di benzina, 50% di gasolio e kerosene (in pratica tutto il kerosene utilizzato dallaeroporto di Malpensa proviene da Sannazzaro), 10% di Gpl e prodotti leggeri e finalmente un 5% di olio combustibile a basso tenore di zolfo che veniva destinato a centrali elettriche tradizionali. Fino ad oggi questo 5% di olio «residuo» richiedeva 20mila autobotti lanno per essere trasportato fino a una centrale a Genova: ora viene trasformato in gas di sintesi (un combustibile sintetico) e utilizzato per produrre energia in un impianto dellEnipower che confina con la raffineria.
Il nuovo impianto può trattare 400mila tonnellate lanno di olio con una produzione di 900 milioni di metri cubi di gas che vanno ad alimentare un gruppo di produzione elettrica da 200 megawatt. La vicina centrale ha infatti una potenza totale di mille Mw, il 20% funzionerà grazie al gas prodotto nella raffineria vicina. Oltre al gas, dallolio veranno estratti 300 milioni di metri cubi lanno di idrogeno che sarà usato dalla stessa raffineria per produrre gasolio a bassissimo tenore di zolfo. Il passaggio dallolio combustibile al gas permetterà di ridurre di 450mila tonnellate allanno le emissioni di Co2 e di 27mila tonnellate quelle di ossidi di zolfo. Lo zolfo verrà recuperato e venduto a utilizzatori diversi.
«I mercati assorbono sempre meno olio combustibile, perchè le centrali elettriche usano sempre più gas e carbone - ha spiegato Taraborrelli - era necessario trovare sbocchi alternativi e nel contempo trovare una soluzione ai problemi ambientali: ci sono meno emissioni e per di più riduciamo il traffico di camion con la raffineria. Inoltre abbiamo una redditività economica che è in linea con gli obiettivi del gruppo Eni».
A Sannazzaro sono stati investiti 210 milioni di euro nel nuovo impianto, realizzato «in casa» dalla Snamprogetti. Tutto il gassificatore è controllato da un sistema elettronico: globalmente la raffineria dà lavoro a 600 dipendenti con un indotto di un altro migliaio di occupati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.