Enrico Chiesa svela alla «sua» Samp il segreto per battere la Juve a Torino

Un colpaccio domani a Torino contro la Juventus (arbitro Orsato di Schio) per scacciare i fantasmi della B. Facile a dirsi, ma la Sampdoria non ha mai avuto vita facile, nella tana dei bianconeri. L'ultimo successo a Torino nel 2005 (1-0, gol di Diana). Senza dimenticare poi l'anno di grazia 95-96, quando la Vecchia Signora s'inchinò ai doriani per ben due volte. Il 13 aprile 1996, la Samp si impose per 3-0 al «Delle Alpi». Era la squadra trascinata da Enrico Chiesa. «Come si fa a battere la Juve? Pochi segreti, serve la partita perfetta - taglia corto il bomber di Mignanego - quando affronti una squadra molto più forte ci vuole massima attenzione, concentrazione. Bisogna correre, essere cattivi, avere fortuna». Bei ricordi, ma i tempi sono cambiati. «Per una squadra costruita con ambizioni Uefa, non è mai facile lottare per la zona bassa - spiega Chiesa - anche perchè le piccole sanno combattere.

I nomi non bastano». Cassano, più volte accostato ai bianconeri, giocherà al fianco di Pazzini, con Bellucci in panchina. Intanto la Primavera al torneo di Viareggio ha battuto 2-1 anche il Rimini e ha passato il turno.

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