Annunciato "Dawn of War IV": cosa sappiamo dell'inaspettato ritorno di questa saga storica

Il gioco è il quarto capitolo della serie di strategici ambientati nell'universo di Warhammer 40.000 e pare che guardi al passato, per riprendere le caratteristiche dei suoi predecessori amati dall'utenza

Annunciato "Dawn of War IV": cosa sappiamo dell'inaspettato ritorno di questa saga storica
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Un ritorno inaspettato ha illuminato l’Opening Night Live della Gamescom 2025. Poco dopo l’inizio dell’evento, sul grande schermo di fronte alla platea è stato proiettato il trailer di Warhammer 40.000: Dawn of War IV che, come si evince dal titolo, è il quarto capitolo della saga storica degli strategici in tempo reale derivati dal famosissimo gioco di miniature.

Ambientato nel lontano futuro del 41esimo millennio, dove, come recitato da ogni media legato a questo marchio, “la guerra è l’unica costante”, gli appassionati potranno prendere il controllo di quattro fazioni: gli Space Marine del capitolo dei Corvi Sanguinari, parte delle legioni di guerrieri geneticamente modificati che servono l’Imperium umano; i distruttivi Orki, riedizione in salsa fantascientifica della razza che siamo abituati a vedere in mondi fantasy; gli alieni e tecnologicamente avanzati Necron, anche questi con caratteristiche molto simili ai tradizionali non-morti; e per la prima volta nella saga di Dawn of War, l’Adeptus Mechanicus, fazione appartenente sempre alle schiere dell’umanità e composta da fanatici religiosi che vedono nelle macchine il superamento della debole condizione della carne e della mortalità.

Ma perché questo annuncio ha sorpreso tanto? I motivi sono due. Il primo è senza dubbio lo sfacelo che fu il terzo capitolo della serie. Erano state introdotte alcune novità apprezzabili, tra cui la possibilità di schierare enormi robot armati fino ai denti come i Cavalieri Imperiali, ma il tentativo di strutturare il gameplay in una incrocio a metà tra uno strategico e un Moba (tipo League of Legends o Dota), un comparto tecnico mediocre e una storia qualitativamente inferiore rispetto a quella di Dawn of War 1 e 2 ne avevano decretato il fallimento.

Il secondo motivo è legato all’andamento altalenante degli Rts (strategici in tempo reale) negli ultimi anni. Dopo Starcraft 2, monolite indiscusso del genere, le uscite di giochi appartenenti a questa categoria erano vistosamente calate, fino quasi ad annullarsi, e i pochi prodotti meritevoli avevano fatto comunque fatica a ritagliarsi una fetta di pubblico consistente. Relativamente di recente, però, si è assistito a una sorta di rinascita della categoria, a partire da Northgard e Age of Empires IV, e passando per Age of Mythology: Retold, Tempest Rising, Dune: Spice Wars, Sins of a Solar Empire II e Broken Arrow.

Si è visto molto poco del gameplay, ma pare che il nuovo Dawn of War punti ad un ritorno alle origini: costruzione di basi, tante unità sullo schermo e scontri caotici che fanno prendere vita sullo schermo alla guerra eterna dell’universo di Warhammer 40.000. L’uscita del gioco è prevista per il 2026, non si hanno ancora tempistiche precise.

Resteremo a vedere nei prossimi mesi, dunque, se negli immancabili aggiornamenti della casa di sviluppo verrà confermata questa volontà, che andrebbe incontro alle richieste avanzate un numero incalcolabile di volte dall’utenza e che salverebbe dall’oblio una saga che si merita tutto, tranne che l’essere dimenticata.

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