Ottobre è stato un mese molto interessante per il panorama videoludico multiplayer. Il 10 è uscito Battlefield 6, un tentativo di revival della serie con un parziale ritorno alle origini che è stato accolto molto bene, con un picco di quasi 750mila giocatori contemporanei solo su Steam. Il 30, poi, è stata la volta di ARC Raiders, un titolo che ha sorpreso tutti e che continua a battere i suoi stessi record, posizionandosi sempre nella lista dei prodotti con più utenti connessi sulla piattaforma di Valve. In questo panorama decisamente complesso, il 14 novembre è arrivato quello che dovrebbe essere uno dei titani del genere, Call of Duty: Black Ops 7. E l'accoglienza riservatagli dal pubblico è stata a dir poco tiepida.
A cinque giorni dall'uscita, su Steam - dove ricordiamo, sotto la dicitura "Call of Duty" sono compresi vari giochi, compresa la modalità battle royal Warzone -, il numero di giocatori connessi in contemporanea su tutti i titoli ha a malapena superato i 100mila. E nonostante i voti alti dati dalla stampa di settore, il giudizio degli utenti è stato impietoso. Attualmente, le recensioni si assestano a un "Nella media", con solo il 41% positive. Su Metacritic, è il capitolo della saga con le valutazioni dei giocatori più basse di sempre. E sui social è impazzata la polemica. Molte critiche sono state dirette alla campagna, giocabile in modalità cooperativa, che necessita sempre di una connessione online, non può essere messa in pausa ed espelle i giocatori che stanno per troppo tempo fermi, esattamente come in una partita del multiplayer. Oltre agli aspetti tecnici, a finire sotto il fuoco è stata anche la storia che, già solo da quello che si può vedere nei vari video emersi in rete, è qualcosa di surreale per un Call of Duty, e non nel senso buono. Per citare svariati internauti, sembra un evento di Fortnite.
E oltre a tutto questo, è scoppiato anche il caso dell'intelligenza artificiale generativa utilizzata per diverse Calling Card, elementi estetici per il profilo dei giocatori create con uno stile simile a quello dello Studio Ghibli, arrivato persino al Congresso Usa grazie al deputato dem della California Ro Khanna. L'ultimo colpo è arrivato dai dati delle vendite di copie fisiche nei negozi del Regno Unito, inferiori del 61% rispetto a quelli di Black Ops 6.
Questi numeri sono parziali, così come quelli degli utenti contemporanei su Steam che non coprono i giocatori su console e coloro che hanno provato il titolo grazie al Game Pass, ma dipingono un quadro decisamente grave rispetto al passato per il franchise di Activision Blizzard. Che la stanchezza da Call of Duty sia finalmente arrivata?