Enti, la Moratti fa le nomine «a tempo»

Il presidente di MM Burchi sostituito dalla vice, Serri. Dopo gli attacchi scuse di Sgarbi a De Pasquale

Sabrina Cottone

Venti minuti al fischio d’inizio di Italia-Germania quando il presidente Manfredi Palmeri fischia la fine del consiglio comunale. Liberi tutti dopo quattro ore di dibattito e senza i tempi supplementari che voleva l’opposizione per mettere ai voti il programma della giunta Moratti. Una richiesta suonata quasi come un dispetto al sindaco, che aveva chiesto di rimandare alla prossima seduta (cioè a domani) le sue risposte ai consiglieri. La capogruppo dell’Ulivo, Marilena Adamo, si è opposta, e la Moratti, senza scomporsi, ha risposto punto per punto agli interventi. «Affronteremo l’emergenza ambiente» ha assicurato rilanciando il ticket d’ingresso per le auto. Poi ha parlato di Ici, Agenzia dell’Innovazione con sede a Milano, biotecnologie, deleghe, rapporti istituzionali. Un lungo discorso che però ha mandato tutti a casa in tempo per la partita. «Certo che la guarderò anch’io! Ho trenta amici dei miei figli a casa, faremo una grigliata mentre guardiamo i gol», assicura la Moratti.
È una giornata interlocutoria, perché anche se le aperture all’opposizione non mancano, le trattative sulle commissioni sono ancora aperte. «Se l’opposizione vuole dialogare, non può dirci diciassette no alle commissioni e continuare a proporre di ridurle a nove. Se votano le nostre diciassette commissioni, se ne può discutere», osserva Riccardo De Corato, vicesindaco con la delega dei rapporti con il Consiglio.
Per l’opposizione sarebbe pronta la commissione Statuto, da istituire subito. In ballo ci sono anche le nomine ai vertici degli enti. Un provvedimento ponte di proroga, già emanato, ha congelato e fatto alcune nomine «a tempo» fino a settembre i consigli d’amministrazione delle società controllate in scadenza. Secondo indiscrezioni, nuove nomine temporanee riguardano MM (il presidente Burchi sostituito dalla vice, Serri) e un cambio c’è stato anche al Piccolo. Una proroga tampone con il cda in formula ristretta, senza alcuni dei consiglieri. A settembre, con l’apertura dei bandi, si andrà al rinnovo complessivo dei vertici e in previsione di quel momento è all’ordine del giorno del consiglio di domani la nomina del Comitato dei saggi, che dovranno appunto vagliare i nomi proposti.
In aula la Moratti rilancia il tema delle riforme. «Sono favorevole a un gruppo di lavoro sul federalismo fiscale da istituire all’interno della commissione Bilancio» dice il sindaco, rispondendo alla richiesta del leghista Giancarlo Pagliarini. Il sindaco insiste sul rapporto con il consiglio comunale, «mio interlocutore principale» e sulla volontà di potenziare il decentramento («un cambio di politica rispetto al passato»). Non è mancata una pièce di Vittorio Sgarbi. L’assessore alla Cultura si è scusato con l’azzurro Fabrizio De Pasquale per averlo attaccato durante la prima seduta del Consiglio.

«Ho agito d’impulso, mi autocensuro. È stata una reazione smodata e se non ingiustificata, deplorevole». Soddisfatto l’assalito De Pasquale: «Un gesto significativo da parte di un uomo abituato a non chiedere scusa...».

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