Eolico, Csm: trasferimento d'ufficio per Marra Pg della Cassazione avvia indagine disciplinare

La Procura generale della Cassazione ha avviato un'indagine disciplinare sui magistrati citati nelle intercettazioni. Il Csm ha deciso di avviare la procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale per il presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra. Il magistrato: "Chiarirò la mia posizione"

Eolico, Csm: trasferimento d'ufficio per Marra 
Pg della Cassazione avvia indagine disciplinare

Roma - Fare luce sui magistrati coinvolti nell’inchiesta penale sull’eolico avviata dalla procura di Roma. La prima commissione del Csm e la procura generale della cassazione hanno infatti aperto due indagini parallele.

Trasferimento per incompatibilità La prima commissione del Csm ha deciso di avviare la procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale per il presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, il cui nome appare in alcune intercettazioni dell’inchiesta sugli appalti per l’eolico. La decisione è passata con quattro voti a favore. La prima Commissione, che aveva chiesto pochi giorni fa al comitato di presidenza l’apertura di una pratica dopo gli sviluppi dell’inchiesta nella quale figurano nomi importanti della magistratura, ha deciso quindi di muoversi senza esitazioni.

La votazione A dire sì all’avvio della procedura di trasferimento di ufficio sono stati i consiglieri Pilato, Fresa, Volpi e Patrono. Ha votato contro il laico del centrodestra, Gianfranco Anedda. Non ha partecipato al voto, invece, Giuseppe Maria Berruti che nelle intercettazioni viene indicato come il consigliere che rappresentava il maggior ostacolo alla nomina di Marra. Quanto agli altri magistrati - tra cui il capo degli ispettori del ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller - citati nell’ordinanza di custodia cautelare del gip la prima commissione ha disposto un’istruttoria chiedendo all’autorità giudiziaria gli atti anche per capire la loro esatta posizione e le eventuali contestazioni nei loro confronti. Di Marra parlano alcune delle persone finite in carcere per l’inchiesta della Procura di Roma, facendo riferimento a pressioni su alcuni consiglieri del Csm per favorire la sua nomina alla guida della Corte d’Appello di Milano.

Interrogato nei prossimi giorni Fiorella Pilato, presidente della prima Commissione del Csm, chiuderà entro lunedì prossimo il documento con le contestazioni rivolte a Marra che verrà convocato nei prossimi giorni per essere ascoltato. Obiettivo della Prima commissione è quello di chiudere l’iter del trasferimento per incompatibilità ambientale entro la fine della consiliatura, il 31 luglio prossimo. Nel frattempo, la Commissione ha chiesto all’autorità giudiziaria di Roma che indaga sulla vicenda appalti nel settore eolico e sulla cosiddetta P3 di riferire se vi siano anche altri magistrati coinvolti oltre a quelli già emersi dalle intercettazioni. Da notizie di stampa, infatti, alla prima Commissione risulta che in una delle intercettazioni non allegate all’ordinanza di custodia cautelare di Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino, vi sarebbe anche il nome di Umberto Marconi, presidente della Corte d’appello di Salerno, in riferimento alla vicenda dell’ex sottosegretario Cosentino.

Cassazione, Procura generale avvia indagine La Procura generale della Corte di Cassazione, ha avviato un’indagine disciplinare nei confronti dei magistrati coinvolti nell’inchiesta sull’eolico condotta dalla procura di Roma. "La Procura generale della Corte di Cassazione - si legge in uinan nota - con riferimento ai fatti emergenti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di Flavio Carboni comunica che è stata avviata, sin dal l2 luglio scorso, una indagine di natura disciplinare".  La Procura generale della Corte di Cassazione, titolare dell’azione disciplinare assieme al ministro della Giustizia, rende noto - con un comunicato - di aver avviato "sin dal l2 luglio scorso, una indagine di natura disciplinare" in merito ai "fatti emergenti dall’ordinanza di custodia cautelare" emessa dal gip di Roma nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti nell’eolico e sulla associazione segreta denominata P3. La nota della procura generale della Suprema Corte non cita i nomi dei magistrati su cui sta compiendo accertamenti. Nell’ordinanza di custodia cautelare si fanno i nomi del presidente della Corte di Appello di Milano Alfonso Marra (su cui la prima commissione del Csm ha oggi avviato una istruttoria per il trasferimento per incompatibilità ambientale), del capo degli ispettori del ministero della Giustizia Arcibaldo Miller (magistrato fuori ruolo su cui possono intervenire a livello disciplinare il ministro della Giustizia e il pg della Cassazione, ma non il Csm), dell’avvocato generale in Cassazione Antonio Martone (che ha presentato la scorsa settimana domanda di pensionamento). Il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, anch’egli magistrato fuori ruolo fino a qualche mese fa, il cui nome figura nell’inchiesta, è andato in pensione da poco e dunque non è più passibile di accertamenti disciplinari.

Marra: "Soddisfatto" "Sono contento che il Csm abbia aperto la procedura così si chiarirà la mia posizione" ha detto il presidente della Corte di Appello di Milano, Marra. Il nome di Marra appare in alcune intercettazioni dell’inchiesta sugli appalti per l’eolico. "Sono tranquillo - ha aggiunto Marra -, io non c’entro niente in questa vicenda".

Le parole del presidente della Corte d’appello di Milano si riferiscono anche alla richiesta dell’Anm che ha invitato i magistrati implicati nel caso a dimettersi, invito che Marra ha respinto affermando appunto la sua estraneità alla vicenda.

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