A E.On la mega centrale sarda

A2A aveva tempo fino al 21 luglio per selezionare le centrali da prendere in cambio della sua partecipazione azionaria. E aveva sempre dichiarato che avrebbe ottenuto il mega impianto sardo. Ma alla fine, il pezzo da novanta dell’ex Endesa Italia, Fiumesanto, è andata ai tedeschi di E.On La centrale era da oltre un anno al centro della disputa tra la multiutility lombarda, socia al 20% di Endesa Italia (partecipazione ereditata da Asm Brescia) e i tedeschi, a cui il pacchetto dell’80% di Endesa Italia era stato assegnato nella primavera 2007 dall’Enel (assieme ad altri asset) in cambio della rinuncia alla scalata del gruppo Endesa.
I giochi però si sono evidentemente chiusi a favore dei tedeschi. Ieri, infatti, il presidente di E.On Italia era a Sassari per incontrare il presidente della Provincia e fornirgli rassicurazioni sul fatto che E.On Italia gestirà direttamente l’impianto ed è pronta a fare gli investimenti necessari (si parla di 500 milioni di euro) per potenziarlo.


L’impianto sardo è composto da due sezioni da 160 MW a olio combustibile, già autorizzate per riconversione a carbone di nuova generazione, con potenza aumentata a 410 MW, e due da 320 MW a carbone tradizionali. In più, nell’ area, Endesa Italia (ora E.On) vanta autorizzazioni per un rigassificatore e nuovi impianti a gas.

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