da Milano
Immagazzinare lelettricità: un obiettivo che, se raggiunto, renderà più redditizie le energie rinnovabili che dipendono in gran parte (come il fotovoltaico e leolico) dal sole e dal vento. Il vento, per esempio, non è mai costante: la possibilità di stoccare lenergia prodotta e usarla quando serve sarebbe un grosso passo avanti. Il gruppo tedesco E.On finanzierà così le ricerche nel settore con un investimento previsto di 60 milioni di dieci anni. I primi sei milioni sono stati già assegnati a dieci progetti che verranno seguiti da università tedesche, inglesi, americane e francesi. Mancano quelle italiane sulle quali E.On punta, però, per il futuro: il numero due europeo dellenergia finanzia i progetti lasciando la proprietà dei risultati agli istituti di ricerca. Al momento hanno risposto soprattutto università tedesche e inglesi, con qualche contributo da Usa e Francia. E.On, entro il 2030, vuole raddoppiare la propria quota di rinnovabili allinterno del proprio mix produttivo, con lobiettivo di diventare uno dei primi cinque produttori mondiali del settore dellenergia verde: immagazzinare elettricità diventerà quindi strategico. Secondo lad di E.
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