La passione vera è quella della scrittrice. Ormai siamo a quota tre (libri) e siamo solo allinizio. Paola Caovilla ama argomenti particolari: scarpe come oggetti di seduzione (suo marito René disegna pezzi straordinari che vanno a ruba in tutto il mondo), cucina daltissimo livello, fiori e giardini.
Daltronde il gusto e lo stile non hanno confini. E per lei fonte dispirazione sono stati anche i luoghi. Sempre scelti allinsegna del bello, del superlativo. Prima di tutto cè stata la ricerca sfrenata della casa dei sogni. Dopo tanto girovagare la scrittrice lha trovata in Toscana, nella campagna senese. «Ne ho girate e visitate davvero molte - racconta - ma nessuna mi dava quelle sensazioni che mi aspettavo dalla casa che avevo in mente». Ora si è fermata per un borgo medievale «con tanto di chiesa, cimitero, eliporto. Era una ex abbazia degli Ingesuati, un monastero». Solo a immaginarla, è come tornare a vivere a quei tempi. «Per questo labbiamo acquistata. Ma avrei fatto follie solo per unaltra dimora, forse la più chic che abbia mai visto ma che, purtroppo, non era in vendita». Sembra impossibile unalternativa alla Toscana. «Lavevamo affittata per le vacanze estive. Era una casa del Mille, grandissima, a Lindos sullisola di Rodi. Apparteneva allo scrittore romeno-austriaco Gregor Von Rezzori. Si respirava cultura in ogni angolo, chi ci aveva abitato aveva lasciato la sua impronta in modo indelebile». I suoi segreti si scoprivano momento dopo momento: «Dalla torre medievale ai pavimenti in sassi, dai bagni neri dardesia ai mobili di alto antiquariato ai piatti antichi. Tutto era perfetto, nulla lasciato al caso. Bouganville ovunque, enormi, profumi indimenticabili. La notte si saliva sulla torre dove erano sistemati grandi cuscini bianchi a guardare le stelle, il mare, lorizzonte». Si possono pensare solo prezzi proibitivi. «Non era una questione di costi.
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