ERA STATO DENUNCIATO

La Procura della Repubblica di Genova ha chiesto l’archiviazione, per infondatezza della notizia di reato, per monsignor Paolo Rigon. Il presidente del Tribunale ecclesiastico della Liguria era stato denunciato dalla Casa della Legalità per violenza privata e diffamazione aggravata: in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ecclesiastico, lo scorso febbraio, sostenne che l’omosessualità è «un problema che si risolve se la psicoterapia viene affrontata nella prima adolescenza». Nei confronti dell’alto prelato erano stati presentati da alcune associazioni omosessuali anche esposti all’ ordine dei medici e degli psicologi. L’avvocato Michele Ispodamia, difensore di monsignor Rigon, all’epoca aveva sostenuto che «non era configurabile alcun reato nelle frasi dette dal vicario giudiziale», sottolineando che non voleva offendere alcuno. «Non avevamo dubbi sull’esito della vicenda processuale - ha dichiarato ieri - poiché le parole di monsignor Rigon non possono integrare alcun reato». Interviene anche lo stesso monsignor Rigon, secondo cui «la richiesta di archiviazione riafferma la possibilità del tribunale ecclesiastico di interloquire su tutte le dinamiche della famiglia, anche su quelle più delicate come l’omosessualità di uno dei due coniugi.

Occuparsi delle dinamiche familiari - aggiunge Rigon tramite il suo legale - è la funzione precipua del tribunale ecclesiastico». Monsignor Rigon riferisce anche di «non aver avuto dubbi sull’esito processuale che gli era stato garantito dal suo difensore».

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