Ogni giorno nei 579 incidenti stradali di media hanno perso la vita 11 persone. Nel 2001 erano 20 (7.096). In Italia, dunque, lobiettivo Ue del dimezzamento in un decennio è stato avvicinato ma non raggiunto, ci siamo fermati a una riduzione del 42,4% dei decessi, mentre gli impatti sono diminuiti del 19,6%. Meglio di noi hanno fatto Estonia e Lettonia (oltre il 60%), Spagna (-55,2%), Francia (-51,1%), mentre Svezia e Portogallo, hanno sfiorato il dimezzamento, la Germania li ha ridotti del 47,7%, il Regno Unito del 46. Ma secondo il presidente dellAci, Enrico Gelpi, «i dati sono confortanti perché cè una tendenza positiva alla riduzione del numero dei morti. Sono state salvate 14.500 vite umane e risparmiati 25 miliardi di euro in costi sociali».
Nel 2010 - rileva il rapporto Istat-Aci presentato a Roma - gli impatti sono stati 211.404, l1,9% in meno rispetto allanno prima; 4.090 i morti, con la riduzione significativa del 3,5%; e 302.735 i feriti (-1,5%). Le strade urbane rimangono quelle più a rischio: tre incidenti su quattro (il 75,6%) lo scorso anno si sono verificati in città, con 1.
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