Azouz scuote la testa, nel testamento della moglie che lo esclude dalleredità «ci sono troppe cose che non quadrano». Non cè pace per le famiglie Castagna e Marzouk: ieri accomunate dal dolore per la morte di Raffaella e del piccolo Youssuf (uccisi la sera dell'11 dicembre dai coniugi Romano, i loro vicini di casa); oggi divise da un foglio, firmato dalla moglie di Azouz, col quale si dispone che tutti i beni passino ai familiari più stretti, ad eccezione del marito tunisino. È la prova che il loro matrimonio era in crisi? Oppure cè dellaltro?
Il testo depositato dalla famiglia Castagna presso un notaio di Erba parla chiaro: «La sottoscritta Raffaella Castagna, nata a Erba il 21.08.76 in caso di mancanza da questa vita, lascia il seguente testamento: la casa di via Diaz 25 di mia proprietà vorrei che fosse data in dono a mia madre Paola Galli, nel caso in cui ella rifiutasse, che sia data in dono a mio nipote Giacomo Castagna. L'eventuale eredità che mi spetterebbe, che sia data in dono per i progetti della cooperativa sociale Il Melograno di Erba. È mio desiderio, al giorno del mio funerale ricevere solo come fiori dei girasoli; che il funerale sia celebrato presso la chiesa Santa Eufemia di Erba, che sia un giorno di festa e in ultimo desidero essere cremata». In calce la data «18 settembre 2003».
«Ultime volontà» che gettano ombre anche sulla presunta conversione alla fede islamica da parte di Raffaella, un cambio di religione che sarebbe stato deciso dalla ragazza per accondiscendere al desiderio di Azouz. Sullargomento tante voci, ma nessuna prova; a parte il testamento, infatti, non è stato trovato nessun altro documento. Immediata la reazione di Azouz Marzouk che ha incaricato il proprio legale. L'avvocato conferma ma non entra nel merito.
A complicare le cose, il fatto che pure la famiglia di Azouz sarebbe in possesso di «documenti olografi» con espresse le volontà di Raffaella relative a funerali, sepoltura, eredità: tali carte indicano che le proprietà di Raffaella passino al figlioletto e «contestualmente al marito tunisino».
Ora di sicuro i documenti saranno sottoposti a perizie calligrafiche anche perché, la firma sui documenti in mano a Marzouk apparirebbe diversa da quella che compare sul documento olografo consegnato al notaio di Erba.
Intanto Azouz ha anche deciso di costituirsi parte civile al processo contro gli autori dell'eccidio di via Diaz, i coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi. Che dal carcere dove sono rinchiusi non si sono mai pentiti della strage: «Per colpa loro la nostra vita era diventata un inferno, non avevamo scelta...».
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