Erdogan: «Se perdo lascio la politica» Un candidato assassinato a Istanbul

da Ankara

Questa gli mancava. In una campagna elettorale che ha visto il premier Recep Tayyip Erdogan stupire tutti con le sue dichiarazioni, a cominciare dall’apertura ai deputati curdi per finire con il tentativo di intesa sul candidato alla presidenza della Repubblica, adesso è arrivato anche l’annuncio delle sue dimissioni in caso non dovesse riconquistare la maggioranza. Il primo ministro uscente lo ha detto davanti alla platea di Isparta, nel sud della Turchia, dove si trovava per un comizio.
Con una voce più arrochita del solito, Erdogan ha chiesto silenzio e detto: «Se non riuscirò a riconquistare la maggioranza da solo con il mio partito, allora esco dalla politica». Il premier poi se l’è presa con l’opposizione, chiedendo indirettamente ai leader del partito repubblicano e del partito nazionalista, Deniz Baykal e Devlet Bahceli, se erano disposti a fare altrettanto. «Baykal, Bahceli, siete pronti a fare come me? A ritirarvi nel caso da soli non riusciste a conseguire la maggioranza parlamentare? Certo che no, perché non potete». L’attacco alla coalizione che repubblicani e nazionalisti vorrebbero mettere insieme se entrambi riuscissero ad abbattere la soglia del 10%, necessaria per entrare in Parlamento, è evidente.
Ma la campagna elettorale si è tinta anche di giallo.

L’altra notte, Tuncay Seyranlioglu, 42 anni, candidato indipendente nel collegio di Istanbul, è stato ucciso nella sua macchina. Seyranlioglu era appena uscito da un talk-show elettorale. Due uomini si sono avvicinati e hanno aperto il fuoco, uccidendo lui e ferendo gli altri tre occupanti dell’auto.

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