«Ci sarà un ampio ricambio e anche io sto facendo le mie riflessioni». Bruno Ermolli, vicepresidente della Fondazione Scala, parla del futuro del cda e ancora una volta non esclude di abbandonare la partita. Sia il sindaco, Gabriele Albertini, che Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio (di cui Ermolli è rappresentante nel cda Scala) hanno chiesto a Ermolli di rimanere nel consiglio di amministrazione, ma la partita si giocherà tra lassemblea dei soci (prevista per il 2 novembre) e il prossimo cda, che dovrebbe riunirsi intorno al 10.
Fedele Confalonieri, rappresentante della Fondazione Cariplo, ha fatto sapere che non entrerà nel prossimo cda. E lorientamento della Fondazione sarebbe di scegliere il futuro membro del cda Scala tra i 40 componenti della commissione centrale di beneficenza (a esclusione di presidente e vicepresidenti), dove non mancano le personalità di spicco quali Ubaldo Livolsi, Guido Martinotti, Carlo Rubbia.
«Serve un Cda compatto e funzionale» dice il ministro Buttiglione. «Lattuale rappresentante, Carlo Secchi, è una personalità di prestigio, ma non abbiamo ancora affrontato il problema». Si tiene sul vago anche Roberto Formigoni: «Decideremo nei prossimi giorni».
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