Adoro la buona tavola, uno dei grandi piaceri della mia vita. Le pietanze sono un mondo da esplorare, fonte di gratificazione, capaci di evocare sensazioni positive. Il cibo è una straordinaria metafora della vita, racconta l'identità di diverse culture, è lo strumento per raccontare delle storie. Come quella di Filippo la Mantia diventato chef di grande successo a quarantadue anni che ha trasformato la sua passione in un lavoro. La sua cucina è un viaggio alla scoperta della sua terra, la Sicilia, un'isola ricca di profumi e sapori unici ma anche un territorio dalla forti tradizioni, dove la tavola è protagonista. La peculiarità di questo grande chef è quella di aver riscoperto la cucina di una volta rivisitandone i gusti e i sapori sostituendo aglio e cipolla con i pesti di agrumi. Niente soffritto ma basilico, menta, capperi, origano, mandorle e cannella. Ecco che la caponata o il cous cous diventano leggeri e più digeribili per un modo di mangiare più salutare dove la materia prima deve essere di ottima qualità, genuina come quella che si trova dal contadino. Innovazione e tradizione che si uniscono anche grazie ai ricordi di un'infanzia in cui andare a fare la spesa con il nonno e la sua carrozza a Vucciria, lo storico mercato di Palermo, era una festa per Filippo appena tredicenne. Già il cibo evoca anche ricordi o viceversa, difficile dimenticarsi il profumo di una torta appena fatta o la salsa di pomodoro cucinata dalla propria mamma. Oste e cuoco ama definirsi La Mantia perché le cose semplici e di qualità, nella vita come a tavola, sono sempre le migliori.
Viviana Guglielmi conduce «Happy Hour» dal lunedì al venerdì alle 19.30 su Telelombardia. L'emittente diretta da Fabio Ravezzani è visibile sul digitale terrestre nel nord Italia (canale numero 10) e sul satellite (canale 511 di Sky)
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