Gli esclusi sparano a zero «Premiate le pressioni di salotti e poteri forti»

L’incantesimo si è già spezzato. Giuliano Pisapia presenta la squadra di giunta a Palazzo Marino e descrive come «qualcosa di meraviglioso che tanti si siano resi disponibili a governare la città», come è altrettanto «meraviglioso non avere reazioni da chi pur essendo stato contattato ha avuto una risposta negativa, non perché non fosse la persona adatta ma perché a un certo punto uno deve fare delle scelte». Per fortuna, è «consapevole» che ci sia chi pensa «di non avere avuto il giusto riconoscimento rispetto al contributo dato in campagna elettorale e lo ringrazio». Ma la rivolta degli esclusi è già partita. Prima l’Italia dei Valori, che avrà un consigliere in aula (Raffaele Grassi) ma nessun rappresentante in giunta. E solo ieri mattina, a poche ore dalla conferenza stampa, il sindaco ha ricevuto il segretario regionale Sergio Piffari. «Si è assunto tutta la responsabilità delle scelte ed è convinto così di aver rafforzato la squadra, ma rischia di essere più debole - ammette il colonnello di Di Pietro -. Tra qualche mese si renderà conto che per gestire una città complessa come Milano c’è bisogno di tutti». Nessuno strappo «siamo in maggioranza» ma «non avendo partecipato alle scelte degli assessori e non potendo dire la nostra in giunta, vigileremo ancora meglio sull’operato e faremo sentire la nostra voce in aula». L’elenco delle lagnanze prosegue con i socialisti, il segretario provinciale Roberto Biscardini ribadisce che il Psi «si è impegnato con spirito unitario per il successo della coalizione ma non siamo rappresentati, Pisapia ha voluto una giunta con rappresentanze politiche limitate a Pd, Sel e lista civica». Quello del Prc, Antonello Patta, aveva reclamato un assessorato: c’è almeno l’indicazione del capolista Basilio Rizzo alla presidenza del consiglio comunale, l’elezione è rimessa ai voti dell’aula. Patta propone agli eletti nelle liste della sinistra, da Idv a Sel, di formare un unico gruppo in aula perché «per sconfiggere i tentativi di condizionamento che i poteri forti stanno esercitando in varie forme. É necessario rafforzare e unire le sinistre». Tanto più avverte, «in un contesto in cui la formazione della giunta solleva stupore e sconcerto, dopo le pressioni dei poteri forti Pisapia ha formato una giunta in cui è presente il centro ed esclusa la sinistra, dentro Tabacci e fuori la Fds. Sorveglieremo da subito che non prevalgano gli interessi dei salotti a partire da temi come Expo e periferie». Chiude la lista Bonino-Pannella. Da Pisapia «nessuna eccezione alla regola di ignorare il valore dei radicali - polemizza il consigliere Marco Cappato -.

Lo sosterremo comunque ma è un segnale che ci indica la necessità di un impegno ancora più forte a sventare i rischi di nuove alleanze con il sistema di potere formigoniano a partire dalla vicenda Expo». Un post scriptum: «Leggo di preventive prenotazioni per la carica di presidente dell’aula, ma faccio presente che non è nella disponibilità del sindaco né dei partiti, ma dei consiglieri».

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