Escort e scandali spiegati a un tredicenne

Provate voi a spiegare la vicenda Ruby a un ragazzo sveglio di tredici anni...

Escort e scandali spiegati a un tredicenne

Provate voi a spiegare la vicenda Ruby a un ragazzo sveglio di tredici anni. Ti chiede se la denuncia è partita da qualcu­no che si sente danneggiato, la ragazza stessa, i suoi familiari, il fidanzato o altre vittime. E tu dici di no, non c’è nessuna denuncia, non c’è una vera parte lesa. Ti chiede poi se c’èstataviolenza o dan­ni alla ragazza, presa contro la sua volon­tà, istigata a prostituirsi, e tu dici di no, era già escort prima, e lui del resto la vede in tv giuliva, florida e arricchita. Ti chiede se è stata pagata con i soldi di noi contribuenti, e tu devi rispondere di no, lui è ricco di suo e fa regalie di tasca sua. Ti chiede allora se è stato beccato sul fatto, perché è brutto vedere un vecchio fare sesso con una ragazzina, e tu dici di no, nessuno li ha visti, negano ambedue, non ci sono prove.

Ti chiede se era minorenne o no, se lui sapeva o no che fosse minorenne, e poi quella storia della nipote di Mubarak, e tu dici che ci sono versioni opposte, ma cer­to è brutta quella telefonata in questura e così quella falsa parentela con Mubarak, quegli amici Mora&Fede e quel troiaio. E quando lui ti obietta che da sempre i po­tenti intervengono per i loro protetti, tu ammetti di sì ma aggiungi che però non chiamano direttamente loro, incaricano altri. Allora ti chiede se il bunga bunga è un rito osceno per circuire e poi abusare e tu spieghi che è una barzelletta vecchiotta raccontata da decenni e per voi era il ciu­pa ciupa. Lui incalza: ma questa vicenda ha danneggiato l’Italia nel mondo? E tu dici di si, è stato un danno all’immagine e alla credibilità dell’Italia e del suo gover­no.

Ma poi ti chiede se è stato lui a esibire al mondo questa brutta storiella privata; no, devi rispondere, l’ha resa pubblica chi ha intercettato, impegnando tanta gente e tanti soldi per spiarlo, e chi poi l’ha sputtanato ogni giorno sui giornali e in tv.

E lui: ma si può bocciare un governo per la condotta in casa, mica a scuola; e buttarci, come dici tu, in una crisi al buio? E insiste:ma che c’entrano i giudici,il par­lamento e i partiti, non è una faccenda per preti, famigliari e psicologi? E allora tu dici, però ora basta, vai a scuola...

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