Un esercito di accattoni: ecco dove sono

Un esercito di oltre 1600 lavavetri, accattoni, venditori abusivi di giochi e chincaglierie, fiori e foto, prende d’assalto ogni giorno le strade e gli incroci della nostra città. Sotto il sole e la pioggia o nei sotterranei nella metropolitana si appostano fuori da ristoranti e pizzerie, locali, semafori, banchine e scale mobili della metropolitana.
Un fenomeno, in netto aumento, come hanno «certificato» mercoledì prefetto e questore al tavolo Sicurezza convocato sull’emergenza campi abusivi. «La situazione è sfuggita di mano, bisogna lanciare segnali precisi - l’allarme del prefetto Lombardi -: i nomadi stanno arrivando dalla Romania in maniera molto massiccia, bisogna riprendere con forza la linea della prevenzione e degli sgomberi immediati dove si creano piccoli insediamenti, prima che le situazioni diventino esplosive». E degenerino, come è accaduto al campo di via Bonfadini, andato completamente distrutto da un incendio divampato all’alba.
Alla base della crescita esponenziale di mendicanti, lavavetri, venditori abusivi, appunto, il costante aumento di baraccopoli e di abitanti di campi. «Non aiuta certo a contrastare il degrado che assedia il centro e le strade della città - secondo il consigliere comunale PdL Fabrizio de Pasquale - la totale assenza di controlli da parte della polizia locale. Sotto la giunta Moratti il solo fatto che i vigili chiedessero documenti e fotosegnalazioni costringeva queste persone ad andare in questura per l’identificazione. Un semplice controllo, che non richiede legge speciali o ordinanze, aveva un enorme potere dissuasivo, spingendo queste persone a spostarsi in altre città. Ora invece i vigili, che non hanno più l’ordine di fare controlli, si girano dlal’altra parte».
De Pasquale giovedì presenterà una mozione in aula per chiedere che «il consiglio prenda formalmente posizione sulle attività della polizia locale per chiedere in sostanza il ripristino dei controlli». Non si tratta di una mera sensazione, ma di qualcosa di molto concreto. Per dimostrarlo Fabrizio De Pasquale e i consiglieri azzurri di zona hanno mappato la città, in superficie e nel sottosuolo. Il risultato? Un esercito di almeno 1600 tra lavavetri, venditori abusivi, musicisti e mendicanti che ogni giorno assediano strade e banchine. Si parte dalla vie in accesso a Milano, pessimo biglietto da visita, per turisti, pendolari e stranieri: gli oltre 400 lavavetri si concentrano in via Novara, Fulvio Testi, viale Fermi, Lorenteggio, via Ferrari, Forlanini e Palmanova. Così agli incroci tra la circonvallazione esterna fino a quella delle mura spagnole in particolare verso sud, in Porta Romana e porta Ludovica.

Stessa situazione in centro, invaso dai 500 venditori abusivi di giochi e chincaglierie che tengono sotto scacco l’isola pedonale che va da Cairoli a via Dante, passando per il Duomo fino a San Babila. «Queste persone danneggiano l’immagine della città nei confroti di turisti e stranieri. Ma la musica non cambia nemmeno sottoterra, terreno di conquista di mendicanti e musicisti.

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