da Matera
Alle 10.30 un forte boato ha fatto tremare un angolo di campagna a ridosso di Matera. In un attimo la casa rurale di due piani è stata spazzata via e quando sul posto sono arrivati i soccorritori, dalla montagna di macerie che annuncia la tragedia è stato estratto il corpo senza vita del bambino: Vito Perniola, sette anni, non ce lha fatta, è morto nellesplosione provocata quasi certamente da una fuga di gas. Ferite altre quattro persone: suo padre, Nicola Perniola, un bracciante agricolo di 43 anni, la madre, Paola Vincenza Andrisani, 40 anni, e le sorelle, Irma e Linda, di 16 e 14 anni. Tutti ricoverati in ospedale, prognosi riservata. I più gravi sono i genitori del bimbo morto, trasferiti al centro grandi ustionati di Brindisi.
La tragedia è avvenuta ieri mattina in contrada Picciano, dove i frammenti dellabitazione sparsi sul terreno rivelano unesplosione devastante che ha coinvolto altre case vicine e ha distrutto tre auto, un furgone e uno scuolabus parcheggiati là vicino. Sono scattati i soccorsi, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno subito cominciato a scavare, una corsa contro il tempo per liberare quella famiglia rimasta intrappolata sotto una nuvola di polvere. Ma per Vito, che ieri non era andato a scuola per unassemblea del personale ed era rimasto a casa insieme ai fratelli, non cè stato niente da fare: stava dormendo, non si è accorto di nulla, inutile ogni tentativo di strapparlo alla morte. Tra dodici giorni avrebbe compiuto otto anni. «Ero scesa in cucina per accedere un fornello e allimprovviso non si è capito più niente»: queste le prime parole pronunciate con un filo di voce dalla madre appena è stata tirata fuori dalle macerie. Sulla drammatica vicenda indagano carabinieri e polizia. Linchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Annunziata Cazzetta.
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