da Colleferro (Roma)
Un morto e dodici feriti è il bilancio dellesplosione che ieri mattina ha squassato un capannone della Simmel Difesa, azienda a capitale inglese che produce armi e munizioni avanzate a pochi chilometri dal centro di Colleferro, in provincia di Roma, centro «storicamente» specializzato in questo tipo di industria, fin dalla scelta della patrona: Santa Barbara.
Alle 10.15 nel reparto «5029» il macchinario che prepara le miscele illuminanti deflagra: al lavoro allimpastatrice cè Roberto Pignalberi, 35enne di Serrone, vicino Frosinone. Lesplosione è potentissima, ed è seguita da un incendio. Il boato si sente fino in paese. Pignalberi resta per terra, e allarrivo del 118 le sue condizioni appaiono disperate. «Era coperto da calcinacci, ustionato, con evidenti segni di emorragia interna», spiega uno degli infermieri. Muore subito dopo larrivo al «Leopoldo Parodi Delfino», lospedale di Colleferro: era diventato padre di Leonardo da meno di un mese. Una decina di dipendenti, al lavoro nel capannone dellesplosione o in quelli adiacenti, finiscono al pronto soccorso per choc emotivo e piccole contusioni. Ma altri due operai sono in condizioni peggiori. Il primo ha ustioni al viso, alle braccia e alle mani: viene trasferito al reparto grandi ustionati del SantEugenio di Roma, ma se la caverà in venti giorni. «È stato fortunato, poteva andargli peggio», commenta il primario del reparto, Paolo Palombo. Al secondo, ferito a un piede, viene amputato lalluce.
Sul posto, subito dopo i soccorsi, arriva il pm di Velletri Giuseppe Strangio, a cui sono affidate le indagini per disastro colposo. I rilievi sono affidati ai vigili del fuoco e agli ispettori della Asl Rm-G. Il comandante dei Carabinieri di Colleferro, Giuseppe Maioriello, spiega che si indaga sulle cause dellesplosione per stabilire leventuale ipotesi di reato. Errore umano o difetto del macchinario sono le piste più accreditate. Di certo, la polvere che limpastatrice stava lavorando avrebbe dovuto essere «fulminante» e non «esplodente», come ha spiegato proprio Maioriello. Gli ispettori della Asl, sul punto, si limitano a dire che «va ancora accertata la natura di quel materiale», prima di trincerarsi dietro il segreto istruttorio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.