Esplode la fabbrica di gomme: morti un dirigente e un operaio I colleghi: «Un inferno di fuoco»

BolognaTre esplosioni una dietro l'altra, fumo nero, panico. E ancora due vittime del lavoro. Erano le 13.30 di ieri quando nell'azienda chimica Marconi Gomma di Sasso Marconi, in provincia di Bologna, sono rimasti uccisi Fabio Costanzi, 56 anni, il direttore tecnico-commerciale dello stabilimento, e un operaio indiano di 45, Iadav Ramjaz. Feriti in modo non grave e medicati in ospedale altri tre operai, due tunisini e un marocchino. «L'esplosione ha provocato un grande incendio - ha raccontato Dervisci Zamir, un altro dipendente -, abbiamo provato a tirare fuori i nostri compagni, ma il fuoco non ce lo ha permesso e sono morti tra le nostre braccia».
L'incidente è stato causato dallo scoppio di un miscelatore con cui le due vittime stavano lavorando per ottenere una mescola di gomma sperimentale per pneumatici. Era il momento del cambio turno e molti operai se n'erano già andati. Il pubblico ministero di Bologna Marco Mescolini ha posto sotto sequestro l'azienda, diretta da Jader Rigetti, che ne è anche il titolare, e aperto un fascicolo per omicidio colposo. Presto ci saranno degli indagati, in vista della perizia che sarà affidata probabilmente già oggi. Il magistrato e i vigili del fuoco hanno spiegato che a esplodere sarebbe stato il contenuto del miscelatore al momento della carica manuale e non il macchinario stesso. Il pm ha anche aggiunto che Costanzi era ingegnere chimico e un'autorità nel suo lavoro. I colleghi delle vittime hanno descritto un inferno: «Ero in ufficio, è stata una cosa violentissima - ha raccontato Luciano Cardin, responsabile di produzione dell'azienda -. Ho visto i vetri saltare e il reparto è diventato nero di fumo». Secondo Cardin, gli operai non portavano protezioni: «Non ce n'era bisogno. Stavano lavorando a un prodotto non completo, quindi la cosa più sicura che si possa fare: bisogna immaginarsi come una macchina che fa la pasta con due rotori che girano. Si mettono dentro i polimeri e altri additivi, si mescolano gli ingredienti fino a ottenere la mescola cruda». La Marconi Gomma, che esporta anche in Spagna e Svizzera, ha 50 dipendenti, molti stranieri (il responsabile della sicurezza è albanese) e una forte presenza sindacale.

«Non c'erano state segnalazioni sulla sicurezza - ha detto Marinella Goldoni, della Filcem-Cgil -. Per quello che sappiamo non mancavano protezioni». Tutte le divisioni dell'azienda risultano certificate Iso9001-2000. Oggi i lavoratori delle aziende chimiche di Bologna si fermeranno per un’ora.

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