Espulsi dalla Russia 5mila cittadini georgiani

da Mosca

Sono almeno 5mila i cittadini georgiani espulsi dalla Russia nel 2006. La cifra viene riportata dall’agenzia di stampa Interfax e proviene dal Servizio Federale di Immigrazione russo. Il fenomeno è sostanzialmente frutto di una crisi russo-georgiana sempre più allarmante. Ampio clamore hanno infatti suscitato negli ultimi mesi le espulsioni di cittadini di Tbilisi dalla Federazione, dopo la grave incrinatura dei rapporti tra i due Paesi ex sovietici.
L’immigrazione clandestina di cittadini georgiani fa parte comunque di un flusso più ampio che vede in realtà non la Georgia, ma l’Uzbekistan e il Tagikistan ai primi posti nella geografia dell’immigrazione illegale in Russia. Nel complesso le espulsioni di immigrati illegali dalla Federazione nei primi nove mesi del 2006 sono state 60mila.
Per i clandestini georgiani il futuro in Russia appare sempre più nero dopo il giro di vite imposto nei giorni scorsi dalla Duma, che ha approvato all’unanimità un progetto di legge che aumenta severamente le multe per i datori di lavoro che assumono immigrati irregolari.


Il provvedimento, che dovrà ora essere approvato dal Consiglio federale prima che Putin lo firmi trasformandolo in legge, avrebbe un effetto pesante in un Paese che, secondo stime ufficiali, conta fino a 12 milioni di lavoratori immigrati - provenienti anche da Cina e Vietnam - di cui solo 705mila sono lavoratori in regola.
Questo provvedimento è tuttavia visto come un inasprimento della guerra psicologica di Mosca contro Tbilisi: nel mirino saranno infatti quegli imprenditori che danno lavoro a immigrati georgiani illegali.

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