«Nero devi chiudere lattività». Questo un gruppo di italiani avrebbe gridato a un bengalese, proprietario di un negozio allEsquilino, prima di colpirlo con una bottiglia in testa. Il titolare italiano di un bar di via Giolitti, stessa strada dove si affaccia il negozio del bengalese, un internet point con annessa rivendita di alimentari, ha aggredito limmigrato. Secondo alcuni testimoni laggressione al commerciante bengalese e a suo figlio sarebbe maturata dopo una lite tra limmigrato e laggressore. Quello di ieri però sembra essere stato lultimo litigio di una lunga serie. Motivo del contendere non solo la presunta concorrenza «sleale» attuata dal bengalese nei confronti del bar dellitaliano ma anche il comportamento dei frequentatori dellinternet point. «I clienti dellinternet point - raccontano a via Giolitti, la stessa strada dove sorgono le due attività commerciali - sono soliti ubriacarsi e chiedere al bar a fianco di utilizzare i servizi igienici. A volte usano il marciapiede come latrina».
Secondo il racconto dei residenti il titolare del bar, stanco di questa consuetudine, si è recato dal bengalese perché chiedesse ai clienti un comportamento diverso. È scoppiata così una lite e poi laggressione: sono volati pugni e il proprietario del bar ha colpito in testa il figlio del titolare dellinternet point con una bottiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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